NipPop

NipPop 2011: il progetto

28 Novembre 2013
Paola Scrolavezza

NipPop: parole e Forme da Tokyo a Bologna

Alma Mater Studiorum Università di Bologna

Facoltà di Lingue e Letterature Straniere

La prima edizione di NipPop: Parole e Forme da Tokyo a Bologna si è tenuta a Bologna, presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, nell’area di via Filippo Re, il 10 giugno 2011.

Il progetto, pensato e coordinato dai docenti di Lingua e Letteratura Giapponese, con la collaborazione e partecipazione attiva degli studenti, è incentrato sul Giappone contemporaneo, in particolare su quei fenomeni – cinema, fumetti, film di animazione – che negli ultimi decenni hanno contribuito in modo determinante alla diffusione della cultura nipponica. L’evento vuole rappresentare un’occasione per un contatto più vivo fra la Facoltà e la città, valorizzando le possibilità di interazione con il territorio, con la comunità giapponese a Bologna, e con le associazioni culturali locali da tempo impegnate nella promozione della cultura del Sol Levante.

Le attività hanno visto un workshop che si è svolto nell’arco della mattinata presso l’Aula Magna della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, a partire dalle 9:30. I vari interventi hanno toccato diversi aspetti del variegato panorama culturale giapponese, caleidoscopio in costante mutazione i cui linguaggi tuttavia sono ormai parte dell’immaginario collettivo globale.

Sono intervenuti:

1) Prof. Sharalyn Orbaugh (British Columbia University), esperta di letteratura femminile e di subculture del Giappone Contemporaneo.

2) Dott. Francesco Vitucci (Università di Catania), sociologo.

3) Ichiguchi Keiko, scrittrice e autrice di manga.

4) Dott. Massimiliano De Giovanni, fumettista, fra i fondatori della Kappa Edizioni, editrice bolognese fra le prime ad aver aperto ufficialmente le porte ai manga, i fumetti giapponesi.

A seguire, nel pomeriggio dalle ore 15:00, Facli Cosplay, una esibizione di cosplay, curata dagli studenti della Facoltà. Il termine cosplay nasce in Giappone dalla contrazione delle parole inglesi costume (costume) e play (interpretare), e indica l’hobby di travestirsi come il proprio personaggio preferito tratto per lo più dai fumetti, dai film d’animazione o dai videogiochi. Il fenomeno, che ha ormai raggiunto un’incredibile popolarità anche in America e in Europa, rappresenta sicuramente uno degli esiti più vivaci e creativi di quel crogiolo delle culture giovanili che è Tokyo.

Sono state organizzate inoltre una serie di attività a scopo di beneficenza, a cura delle associazioni dei giapponesi residenti a Bologna e della libreria Italia Shobo di Firenze, i cui proventi sono stati versati alla Croce Rossa Giapponese, e devoluti alle vittime dello tsunami che ha colpito il paese l’11 marzo 2011. Un momento importante, in linea con le tante manifestazioni di solidarietà organizzate nelle ultime settimane in tutte le principali città italiane. A questo proposito sono state esposte nell’atrio della Facoltà una serie di immagini dal titolo “A Magnitude 9.0 Earthquake and Tsunami”.

Collaborano al progetto:

Associazione Culturale Giapponese Takamori

Coop Adriatica

Haiku Sushi Bar

Ecrire snc

Con il Patrocinio del Consolato del Giappone a Milano e dell’Aistugia.

Responsabile del Progetto e referente:

Paola Scrolavezza

Docente di Lingua e Letteratura Giapponese

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