Anche in quest’anno particolare, l’associazione culturale NipPop ha continuato a lavorare per proporre agli appassionati una serie di iniziative volte a promuovere la cultura pop giapponese contemporanea. Una fra le iniziative di maggiore successo del 2019 è stato senza dubbio il NipPop Book Club, un ciclo di letture per avvicinare gli amanti della pagina scritta alla narrativa giapponese. Ed è stata proprio la partecipazione entusiasta e costante del nostro pubblico a spingerci a riproporlo.
Quindi ritorna anche per il 2020-21 il club del libro targato NipPop, dove soci e non potranno ritrovarsi e chiacchierare insieme, in totale sicurezza e in una confortevole sala sulla piattaforma Zoom. Il nostro Book Club infatti si rinnova ai tempi del COVID-19, trasformandosi in un appuntamento online e offrendo quindi anche a chi è lontano da Bologna l’opportunità di partecipare. Non si spegne tuttavia la collaborazione con gli amici de La Confraternita dell’uva: già, perché in vista degli incontri sarà possibile prenotare presso al nostra libreria preferita il volume del mese, magari in abbinamento a una bottiglia di vino o di birra artigianale, e riceverli comodamente a casa o ritirarli in libreria.
Il tema del nostro club del libro 2020-21 sarà Il Giappone delle donne, con sei titoli che siamo certi non vi deluderanno.
Fin dagli anni ’30 colpisce nella scena intellettuale giapponese l’insistenza sul termine joryū, “stile femminile”, che si ritiene caratterizzi le opere scritte in generale dalla nuova generazione di autrici emergenti, lavori tenuti all’epoca ai margini delle correnti principali della letteratura, nell’immaginario diffuso caratterizzati dal lirismo e dall’attenzione ai dettagli della vita quotidiana. Le radici di questo atteggiamento, che peraltro condiziona ancora oggi il giudizio su molte scrittrici, la cui produzione continua a essere considerata sì significativa, ma marginale, affondano nel clima sociale, culturale e politico del Giappone dei primi decenni del Novecento. Ma in realtà, una forma di letteratura femminile in Giappone è esistita fin dall’epoca Heian, attorno all’anno 1000 d.C., quando la lingua fungeva da discrimine fra due mondi letterari molto diversi: schematizzando, quello maschile consisteva in documenti ufficiali e opere letterarie – poesie, prose, diari – in cinese, quello femminile in diari poetici e monogatari in giapponese, dove molto spazio era lasciato alle emozioni e ai sentimenti personali, cioè alla soggettività dell’esperienza.
Nel periodo successivo le voci femminili sembrano scomparire dal panorama letterario: nell’arco di tempo di quasi tre secoli fra il 1358 e il 1681 non c’è quasi traccia di opere scritte da donne. Queste probabilmente continuano a scrivere, ma, causa la mutata situazione sociale, il fatto di operare al di fuori della sfera pubblica – appannaggio maschile – preclude l’inclusione delle loro opere nel canone letterario. Tuttavia – come abbiamo accennato – agli inizi del Novecento le donne compaiono nuovamente sulla scena letteraria per diventarne ben presto protagoniste.
Il NipPop Book Club quest’anno si ripropone di seguire il filo della scrittura femminile attraverso il Giappone moderno e contemporaneo, dall’emergere delle prime voci che rivendicano una maggiore libertà per le donne, alla decostruzioni dei ruoli sociali e dell’istituto famigliare nelle opere di alcune fra le scrittrici più interessanti e innovative del dopoguerra. Attraverso gli occhi e le parole delle autrici che abbiamo selezionato per voi seguiremo le trasformazioni che la società giapponese ha attraversato nell’arco di un secolo: donne reali o immaginate, glaciali o accoglienti, desiderate o rifiutate, spesso in equilibrio precario, nello spazio ambiguo e ambivalente che si crea fra l’ideale e la realtà.
In questa seconda edizione del nostro NipPop Book Club abbiamo scelto infatti alcune delle opere più significative della letteratura femminile giapponese, spaziando dal romanzo al manga, dai primi del Novecento al Terzo Millennio, per parlare di letteratura, d’arte, ma anche delle trasformazioni e delle lacerazioni di un paese considerato un simbolo della modernità e post-modernità.
Dove
Online – Zoom
Quando
Primo appuntamento
11 novembre, ore 19:00 – Iwaki Kei, Arrivederci, arancione (trad. Anna Specchio, edizioni e/o, 2018)
Secondo appuntamento
09 dicembre, ore 19:00 – Kyoko Okazaki, Helter Skelter (trad. Susanna Scrivo, Dynit Manga, 2018)
Terzo appuntamento
13 gennaio, ore 19:00 – Ogawa Yōko, L'isola dei senza memoria (trad. Laura Testaverde, Il Saggiatore, 2018)
Quarto appuntamento
10 febbraio, ore 19:00 – Murata Sayaka, La ragazza del convenience store (trad. Gianluca Coci, edizioni e/o, 2018)
Quinto appuntamento
10 marzo, ore 19:00 – Yoshiya Nobuko, Storie di fiori (trad. Paola Scrolavezza, Atmosphere libri, 2020)
Sesto appuntamento
14 aprile, ore 19:00 – Kiriko Nananan, Blue (trad. Asuka Ozumi, Dynit Manga, 2018)