NipPop: NipPop con Christian Posocco, responsabile editoriale di FlashBook. Per prima cosa vorremmo che ci raccontassi com'è Lucca Comics visto dalla parte degli espositori e non da quella dei visitatori, come siamo invece noi.
Cristian Posocco: È una domanda che arriva in un momento particolare perché giusto qualche minuto fa mi sono sentito per un attimo straniato: "Oh sono a Lucca! Quando ci sono arrivato? Quando me ne sono andato gli anni scorsi?". Quando si è qui, è come se si riprendesse un filo mai interrotto con gli anni precedenti, come se non te ne fossi mai andato. E ti ritrovi all'improvviso. "Oh, è passato un anno, oh sono ancora qua." È una sensazione molto particolare.
Visto da questa parte… è bello perché comunque è come tornare in una grandissima famiglia, perché cominci a riconoscere le facce delle persone che passano e "oh guarda chi c'è, oh eccolo lì". Anche se non li conosci, è come se li conoscessi perché li rivedi. Essere o avere un punto fisso dove vieni raggiunto ti permette di osservare meglio e di vedere di persona. È una cosa che trovo carina. E poi comunque è bello quando la gente viene a trovarti per parlare con te. Essere qui come visitatore ti costringe ad accordarti "incontriamoci là"; se sei da questa parte sai che ti trovano. È più comodo per i pelandroni.
NP.: Quante edizioni di Lucca hai fatto come responsabile di FlashBook?
CP.: Questa è la nona.
NP.: Quindi una lunga esperienza…
CP.: È il diciannovesimo anno da quando ho iniziato a venire prima come visitatore, poi come addetto ai lavori.
NP.: Quali sono le uscite della FlashBook che attirano maggiori interesse quest'anno?
CP.: Quest'anno stanno andando a ruba – abbastanza prevedibilmente – Non mi farò coinvolgere, il nostro Boy's Love, e Orange, un bellissimo shōjo manga di Ichigo Takano, che è un'autrice molto brava. O meglio un manga iniziato come shōjo e poi trasformato in seinen. È un titolo molto forte del nostro catalogo.
NP.: E si vende a Lucca? Si parla molto di crisi editoriale: si sente anche qui?
CP.: C'è la crisi editoriale, ma Lucca è come un momento di isteria collettiva in cui, dopo un anno di privazioni, la gente si sfoga. E c'è anche una questione legata alla distribuzione dei titoli, perché con il sovraffollamento del mercato e la conseguente di incapacità dei punti di vendita di riuscire ad assorbire le uscite mensili di tutti gli editori, è difficile per i lettori trovare in fumetteria tutte le pubblicazioni che escono e che magari interesserebbero. Quando alcune cose diventano difficili da trovare in fumetteria, molti si dicono: "Quando vado a Lucca le prendo in stock. Queste serie invece di farmele arrivare (che è una battaglia persa), in fiera me le prendo direttamente dall'editore." È un fenomeno diffuso.
NP.: E come flusso di visitatori rispetto agli anni scorsi come ti sembra l'edizione di quest'anno?
CP.: Il giovedì sicuramente il flusso è stato maggiore rispetto al primo giorno dell'anno scorso. Mi aveva colpito perché sembrava proprio una fiera qualsiasi, poi invece gli altri sono stati il delirio. Quest'anno invece il primo giorno è stato molto intenso, più di quanto mi aspettassi, oggi è cresciuto il numero dei visitatori, domani mi aspetto che cresca ancora di più perché il sabato è il picco del delirio. E non mi aspettavo questo risultato in realtà, per questa edizione di Lucca: avrei pensato piuttosto a un leggero calo, e invece bene.
NP.: Noi ti ringraziamo e ti chiediamo un saluto per i nostri lettori e per i visitatori del nostro sito www.nippop.it.
CP.: Prima di tutto, siete capitati nel posto giusto se siete appassionati di cultura giapponese. Mi raccomando continuate a frequentare nippop.it e …rock'n roll!
Di seguito vi lasciamo al video dell'intervista che potete trovare sul nostro canale YouTube: