Dennō Coil (電脳コイル) è un anime di genere fantascientifico in 26 episodi realizzato dallo studio Madhouse, trasmesso in Giappone per la prima volta il 12 maggio 2007 sul canale televisivo NHK Kyōiku Television. In Italia i diritti sono stati acquistati da Dynit ed è disponibile in streaming su VVVVID. Contemporaneamente alla serie televisiva, sono state prodotte anche una serie manga di genere shōjo e diversi light novel.
Siamo nell’anno 2026. Già da tempo l’umanità ha sviluppato delle tecnologie di realtà aumentata incredibilmente avanzate, ormai diventate di uso comune: mediante l’utilizzo di visori speciali si può infatti percepire una realtà virtuale integrata con la realtà oggettiva. Una delle città in cui questa tecnologia è maggiormente sviluppata è Daikoku, dove si trasferisce la giovane Yuko Okonogi, insieme ai genitori e alla sorellina. Qui i ragazzini come Yuko sono soliti giocare proprio con gli speciali occhiali e visori che permettono di vedere elementi non percepibili attraverso i cinque sensi.
Un giorno, Densuke, il cagnolino virtuale di Yoko (regalatole dal nonno anni prima insieme agli occhiali speciali), scompare in seguito a uno scntro con una sorta di virus informatico chiamato Illegal.
Yoko viene aiutata a ritrovare e a portare in salvo Densuke dalla prima amica incontrata nella nuova città, Fumie Hashimoto; purtroppo, però, il cucciolo è stato infettato dall’Illegal e potrebbe essere irrimediabilmente danneggiato. L’unica in grado di procurare il farmaco necessario è la simpatica vecchietta Megabaa, nonna paterna di Yuko e fondatrice dell’Agenzia di Cyber-investigazioni Coil. La donna accetta di aiutare la nipotina a patto che questa entri a far parte della sua agenzia. Iniziano così le avventure di Yoko: insieme agli altri membri dello staff, dovrà indagare sulle misteriose sparizioni di persone all’interno del cyberspazio, servendosi anche di tecnologie e software innovativi in grado di manipolare la realtà virtuale.
I primi due episodi, in cui si definisce il background della storia, sono caratterizzati da uno sviluppo narrativo spedito e da un’animazione vivace. Con il procedere della narrazione, però, il ritmo rallenta e c’è una tendenza a concentrarsi sulle vicende dei vari personaggi che man mano fanno la loro comparsa, legate per lo più ai misteri nascosti della città di Daikoku.
I colori sono volutamente spenti e questo contribuisce a creare un’atmosfera horror che si mescola a quella fantascientifica in un connubio singolare. L’ambientazione cupa è tuttavia spesso vivacizzata da elementi ironici e divertenti, come il personaggio di Kyōko (la sorellina minore di Yuko) o le scene di piccoli litigi quotidiani tra ragazzini.
Nelle musiche che accompagnano le animazioni si nota una certa varietà: sono riconoscibili sia chitarre acustiche e violini sia strumenti elettronici. C’è inoltre una grande cura per i rumori più comuni, come il battito delle mani e lo schiocco delle dita, che contribuiscono a rendere l’animazione più realistica.
L’aspetto più interessante di Dennō Coil riguarda senza dubbio la sovrapposizione tra mondo reale e mondo virtuale, talmente estesa da rendere estremamente difficoltoso distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. Lo spunto, nonostante l’anime sia piuttosto datato, risulta estremamente attuale: in tempi recenti, infatti, le nuove tecnologie legate a Internet si sono sviluppate a tal punto che le applicazioni e i videogiochi che sfruttano la realtà aumentata si stanno diffondendo sempre di più. La tematica offre dunque importanti spunti di riflessione: a causa della mania per la cybertecnologia, spesso ci si dimentica del calore umano, del piacere di stare insieme ad altre persone, di coltivare amicizie profonde e durature, e soprattutto del supporto affettivo dei famigliari. Tutto viene sostituito dallo svago offerto dagli occhiali speciali, al punto che la loro perdita provoca un senso di smarrimento nei bambini, totalmente assuefatti a questo strumento e alle possibilità che offre, sfruttate senza limitazione alcuna. Inoltre, la totale fiducia nella tecnologia ha l’effetto di rimuovere ogni sorta di preoccupazione, sia riguardo ai possibili guasti tecnici di apparecchiature o meccanismi virtuali, sia riguardo alla sicurezza personale: un esempio è la “malattia” del cagnolino di Yuko, che causa alla ragazzina un profondo senso di smarrimento misto a tristezza.
Dal punto di vista della caratterizzazione, i personaggi principali risultano caratterizzati con cura sotto il profilo psicologico: ne vengono sottolineati i dubbi, le paure, le speranze e vengono spesso riportati anche episodi traumatici del loro passato, mediante sequenze oniriche (per esempio lo strano sogno ricorrente di Yuko) e flashback. Un’attenzione particolare è riservata al rapporto tra le due Yuko: sebbene non ci sia una vera e propria forma di antagonismo, si può chiaramente notare un’antitesi tra i loro caratteri.
I ragazzini, in generale, si comportano in modo adeguato alla loro età e non come se fossero già adulti. Nel corso delle varie puntate, comunque, è possibile notare un processo di maturazione nei protagonisti, che col passare del tempo diventano più consapevoli del mondo che li circonda e della sofferenza che alcune situazioni comportano. Tale percorso di crescita è evidenziato anche dal divario tra i primi episodi, dai toni più leggeri, e quelli successivi, decisamente più cupi.