Due mondi diversi, due persone diverse. Questi sono i protagonisti di Kimi no na wa (君の名は, “Il tuo nome”), l’ultimo film del regista giapponese Shinkai Makoto 新海 誠.
Dopo la première il 3 luglio 2016 presso la convention Anime Expo di Los Angeles, il film è uscito nelle sale giapponesi il 26 agosto, riscuotendo un grande successo di pubblico, con circa 1.28 miliardi di yen guadagnati nei soli primi tre giorni di proiezione.
Noi siamo andati a vederlo al day one, dopo varie difficoltà a trovare dei posti liberi, e ancora oggi le sale della capitale si riempiono di fan che tornano a vedere la pellicola una seconda volta.
Protagonista della storia è Mitsuha, studentessa liceale che vive in un paesino rurale situato nella prefettura di Gifu, tra le pendici di una montagna e le sponde di un lago. La vita per lei scorre noiosa e lenta: il padre, sindaco, non torna mai a casa, e Mitsuha vive insieme alla sorellina e alla nonna, che la istruisce puntigliosamente nei rituali tradizionali e religiosi della zona.
Il suo sogno è quello di potersi un giorno trasferire a Tokyo, in mezzo ai grattacieli e agli ikemen (イケメン ragazzi fighi) della capitale.
Il protagonista maschile è invece Taki, che al contrario vive proprio nella capitale, nel distretto di Chiyoda, insieme al padre. Interessato all’architettura e all’arte, la sua vita è quella tipica di un giovane di Tokyo, e scorre tra il lavoro part time al ristorante, la scuola, e le uscite con gli amici.
Le vite dei due giovani si incontreranno all’improvviso, quando scopriranno di vivere uno la vita dell’altro durante i sogni notturni. Grande è la sorpresa di Mitsuha la prima mattina, risvegliatasi in un appartamento di Tokyo nel corpo di un ragazzo a lei sconosciuto. Prova ad andare a scuola, ma finisce per creare molti problemi a Taki, che il giorno successivo troverà la sua vita e le sue amicizie messe sottosopra, tra gli strani comportamenti tenuti in classe il giorno prima e gli improvvisi appuntamenti con la senpai 先輩 del lavoro.
Stesse cosa successe a Mitsuha ovviamente: i due quindi decideranno di scrivere un diario giornaliero e alcune regole da seguire per non rovinare la vita del proprio alter ego notturno nel continuo scambio di personalità, sottolineato per altro anche dall’ottimo lavoro dei due doppiatori, Ryunosuke Kamiki 神木 隆之介 e la giovanissima Mone Kamishiraishi 上白石萌音.
Come sarà mai possibile tutto questo? E qual’è lo scopo di questa unione?
Kimi no na wa è una storia che lega due cuori tra loro sconosciuti, due vite, due luoghi lontani. Anche passato e presente sono magistralmente collegati dal genio di Shinkai Makoto, l’acclamato regista già da molti considerato il “nuovo Miyazaki”, che torna nelle sale nipponiche dopo 3 anni dalla sua ultima opera, Kotonoha no niwa (言の葉の庭 Il giardino delle parole).
Se avete visto questo o altri dei suoi film d’animazione, come Byōsoku go senchimētoru (秒速5センチメートル 5 centimetri al secondo), conoscerete di certo uno dei punti forti del regista, ovvero l’estrema precisione nel rappresentare i paesaggi, siano essi urbani o rurali.
E in Kimi no na wa a farla da padrone è sicuramente l’impatto visuale, con gli impressionanti voli ad uccello sulla capitale, i dettagliati incroci, le strade e le onnipresenti stazioni, riprodotte con un realismo mai visto prima.
Tanto che la rappresentazione di Tokyo all’interno della pellicola è stata sfruttata anche dalla compagnia ferroviaria JR East che, tramite il progetto FUN!TOKYO!, che si occupa di incentivare il turismo nelle aree intorno alla linea ferroviaria Yamanote, ha organizzato e presentato una caccia all’adesivo virtuale nelle sei stazioni che appaiono nel film (Shinjuku, Yoyogii, Sendagaya, Shinanomachi, Yotsuya, Tokyo).
Collezionando tutti gli adesivi tramite smartphone, si possono vincere premi come poster autografati e t-shirt del film. Un progetto che si ricollega a fenomeni conosciuti come rokechi meguri ロケ地巡り e anime seichi junrei アニメ聖地巡礼 (rispettivamente, “tour per i luoghi delle riprese”, e “pellegrinaggio nei luoghi rappresentati negli anime”), che hanno l’obiettivo di incentivare il turismo.
La colonna sonora poi, è curata completamente dalla rock band Radwimps, che ha lavorato a stretto contatto con il regista Shinkai Makoto per riflettere nella musica le emozioni e i picchi di tensione che provano i due protagonisti. In alcuni punti, durante la produzione, è stata creata in primo luogo la base musicale legata a una determinata sensazione, e solo in seconda battuta è stata sviluppata la scena in CGI.
Il nuovo album della band, che ha lo stesso nome del film, è già in vetta alle classifiche giapponesi, e include brani come Sparkle スパークル e Zenzenzense 前前前世.
Contemporaneamente alla pellicola poi, è arrivato nelle librerie anche il romanzo, scritto dallo stesso regista Makoto Shinkai.
Kimi no na wa è destinato a diventare una pietra miliare dell’animazione giapponese?
Il film verrà distribuito molto presto in 85 paesi, aspettiamo quindi di conoscere la reazione del pubblico per rispondere a questa domanda.