Food Culture in Japan: dagli spot in TV all’immaginario pop
Con Maruyama Akira, un viaggio tra le pubblicità alimentari giapponesi.
Con Maruyama Akira, un viaggio tra le pubblicità alimentari giapponesi.
Dopo un’intensa giornata di lavoro o di studio, quale modo migliore per ricaricare le pile se non gustare una fumante ciotola di ramen?
Vi sarà probabilmente capitato almeno una volta di imbattervi nelle parole “Maid Café” o メイドカフェ, forse camminando per le strade affollate di Akihabara o navigando su internet; la combinazione delle due parole incuriosisce sin da subito: un composto dell’inglese “maid”, cameriera, e “café”.
“Ciao, sono Marie Kondo. La mia missione è spargere gioia per il mondo riordinando”. È così che si presenta la guru giapponese dell’ordine, protagonista dal primo gennaio 2019 di una serie originale Netflix.
L’espressione food porn oggi viene usata principalmente come hashtag sui social per definire un cibo appetitoso per molti motivi. Sorvolando sulle tecniche di luce e fotografia, ci occuperemo dei protagonisti del food porn targato Giappone.
Da qualche anno è cresciuta a dismisura la moda delle Japanese snack box. Si tratta di scatole dal contenuto misterioso, piene di leccornie dolci e salate, spedite ovunque nel mondo direttamente dal Giappone.
Sanpuru – o meglio shokuhin sanpuru 食品サンプル – deriva dall'inglese sample, e si riferisce ai campioni di cibo finto esposti nelle vetrine dei ristoranti, dei caffé e delle izakaya. Sono, tuttavia, utilizzati anche nelle pubblicità, nei film e nei programmi televisivi e costituiscono una vera e propria industria. I campioni sono talmente realistici che ti viene quasi da addentarli: ma attenzione, si possono mangiare solo con gli occhi. L'utilizzo di questi modelli di cibo rappresenta un unicum della cultura giapponese, anche se la pratica si sta diffondendo in Cina e Corea del Sud.
Il taiko è la percussione tradizionale della cultura giapponese, un tamburo in legno ricavato da un unico tronco d'albero, usato anticamente in contesti bellici, culturali e religiosi: il gruppo Munedaiko ci ha accompagnati alla scoperta di questa meravigliosa arte.
La realtà del crossdressing, travestitismo del genere opposto, vista attraverso lo specchio dei media giapponesi. Chi pratica crossdressing vive una realtà di pregiudizi e ingiustizie in Giappone. In una società ancora basata sulle apparenze, compito della televisione diventa quello di mostrare la realtà che si nasconde dietro i preconcetti e, attraverso il dramma o la comicità, tentare di spezzarli.
Il crossdressing, travestitismo del genere opposto, grazie ad anime, crossplay e cafè, è ormai divenuto parte della cultura giapponese contemporanea.