NipPop

#NipPop @Lucca Comics&Games con Cristian Posocco

NipPop: NipPop con Christian Posocco, responsabile editoriale di FlashBook. Per prima cosa vorremmo che ci raccontassi com'è Lucca Comics visto dalla parte degli espositori e non da quella dei visitatori, come siamo invece noi. Cristian Posocco: È una domanda che arriva in un momento particolare perché giusto qualche minuto fa mi sono sentito per un attimo straniato: "Oh sono a Lucca! Quando ci sono arrivato? Quando me ne sono andato gli anni scorsi?". Quando si è qui, è come se si riprendesse un filo mai interrotto con gli anni precedenti, come se non te ne fossi mai andato. E ti ritrovi all'improvviso. "Oh, è passato un anno, oh sono ancora qua." È una sensazione molto particolare.

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Il Mondo di John Hathway tra Loli e tecnologia

Dopo aver conseguito il Master in Ingegneria Fisica presso la University of Tokyo, John Hathway inizia a lavorare come ricercatore presso la Japan Society for the Promotion of Science (JSPS) nel 2005. Attivo come free-lance, le sue attività spaziano tra il design, la promozione commerciale, il software development, l'animazione, il product design e la robotica.

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‘Chiru koto no nai hana’: dalla realtà al fumetto

Marta Barbieri, Chiara Galvani, Federica Galvani, Stefania Giannoulidis della redazione di Orizzontinternazionali L’International Comics Festival è il più importante festival del fumetto in Europa e uno dei più grandi al mondo. Ha luogo dal 1974 con cadenza annuale ad Angoulême in Francia, nel mese di gennaio e accoglie circa 200.000 visitatori. Quest'anno, alla sua 41esima edizione, ha avuto un’eco internazionale grazie alla mostra Chiru koto no nai hana 散ることのない花 (“Il fiore che non appassisce”), che raccoglieva 19 lavori in stile manhwa sul tema delle comfort women: donne, provenienti da Corea, Cina, Sudest asiatico e dallo stesso Giappone, costrette a prostituirsi per le truppe giapponesi nel corso della Seconda guerra mondiale.

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#NipPop @Lucca Comics&Games con Massimiliano De Giovanni

NipPop.: NipPop a LUCCA COMICS&GAMES 2014, con Massimiliano De Giovanni: Massimiliano non ha certo bisogno di presentazioni, è uno dei famosissimi Kappa Boys, i primi che hanno portato i manga in Italia… Massimiliano De Giovanni. : Diciamo che sono le generazioni un po' più agé quelle che ci conoscono meglio…

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Kaguyahime no Monogatari – The Tales of Princess Kaguya

Il Taketori Monogatari (Storia di un tagliabambù) è un racconto risalente agli inizi del 900 che ha per oggetto la storia di una fanciulla meravigliosa venuta dalla Luna e ritrovata nella cavità di una canna di bambù. Dopo otto anni di lavorazione il quasi ottantenne co-fondatore dello Studio Ghibli, Takahata Isao, conclude un lungometraggio che omaggia questo antico monogatari ripercorrendone -piuttosto fedelmente – l'intreccio e conferendogli un disegno che, nella sua particolarità, finisce per essere il vero punto di forza del film.

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Di terremoti e di ranocchi

Ranocchio salva Tōkyō è il quinto dei sei brevi racconti della raccolta Tutti i figli di Dio danzano di Haruki Murakami, pubblicata nel 2000. L’elemento comune è il terremoto di Kōbe del 17 gennaio 1995, e Kōbe è la città in cui l’autore, nato a Kyōto nel 1949, ha trascorso infanzia e adolescenza.

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Giuseppe T. Gervasio: Oggi interprete, domani non si sa.

Traducendo l’indicibile – parte 2 Quello che le mutande (non) dicono. (Traducendo l'indicibile – parte 1)   Ah, le mutande, dolce strazio della vita quotidiana. La mattina appena svegli, oppure dopo una doccia: il rito dell'apertura dell'armadio e della ricerca nel cassetto della biancheria intima, scrutando al suo interno come fosse un portale interdimensionale che ci materializza in un'altra galassia – quella delle tinte probabili e improbabili, vivaci e sbiadite, quella dell'elastico a banda larga o del filo intergluteo, quella dei merletti realizzati con il tombolo o delle fantasie inguardabili che provocano un capi-tombolo. Sì, non ci si può esimere da quel momento della giornata… a meno che non siate nel settore della cinematografia a luci rosse, nel qual caso, per essere sicuri che le mutande non lascino il segno, bisogna evitare di indossarle per svariate ore prima di qualunque ciak… così mi è stato riferito, ovviamente!

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“Il ciclo di Arhat” di Murakami Takashi atterra a Milano

Intervista realizzata il 22 luglio 2014, presso la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano di Christian Gancitano (nipposuggestioni.blogspot.it) e di Tiziana Ricci (Radiopopolare) Traduzione di Matteo Rizzardi per NipPop   nippop.it L'inaugurazione si è tenuta il 23 luglio, Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, Milano. (per gentile concessione di Christian Gancitano)  

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Un gatto di nome Toto. Il mondo al di là delle parole di Kakuta Mitsuyo

  Mitsuyo Kakuta è l'autrice di numerosi romanzi, tra cui Taigan no kanojo (La donna sull'altra sponda), vincitore del prestigioso premio Naoki nel 2005. Debutta nel 1990 con il romanzo Kofukuna yugi (Un allegro passatempo), vincitore del premio Kaen, e molti dei suoi lavori sono diventati pellicole cinematografiche di successo. Attualmente vive con il suo gatto Toto, regalatole dalla mangaka Rieko Naibara. Soffrendo di problemi di cuore, il piccolo Toto richiede tutte le sue attenzioni e per questo motivo il modo dell'autrice di relazionarsi ai gatti è cambiato radicalmente.

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Loli-moe dal Giappone agli Stati Uniti: dal j-art pop all’east-coast hip pop

Il nuovo video di Pharrell Williams It Girl ha sollevato critiche e curiosità nel panorama mondiale della musica. C'è chi lo considera “an animated epic”, chi lo ha definito “Pokémon-inspired”, chi invece lo ha trovato inquietante. Ma cosa avrà mai di speciale? Il punto è che questo video nasce dall’incontro tra l'hip-hop americano e il mondo degli otaku giapponesi: la protagonista infatti è una ragazzina animata dagli occhioni grandi e dolci. E i co-direttori e gli artisti che hanno collaborato alla realizzazione sono il designer Fantasista Utamaro e il misterioso pupillo di Takashi Murakami , Mr. , che ha collaborato anche a una mostra dello stesso Murakami nel 2001, Superflat, seguita dalla fortunata Little Boy nel 2005. Lo stesso Mr., in un'intervista del 2007 , si definisce un lolicon: “Ho sempre amato i manga, sin da quando ero piccolo. Ma durante il liceo ho cominciato a sviluppare il mio lato più artistico, non volevo più limitarmi a leggerli, i manga. Mi imbarazzava molto essere un otaku. In Giappone ci sono molti otaku che hanno il ‘complesso di Lolita’ (lolita complex) e, quando frequentavo il liceo, uno di questi ha ucciso quattro ragazze. Anche io avevo lo stesso complesso – ce

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