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Hina matsuri – la festa delle bambine
Lo hina matsuri 雛祭り, noto anche come “festa delle bambole” o “festa delle bambine”, è una ricorrenza che si celebra in tutto il Giappone il 3 marzo.
Lo hina matsuri 雛祭り, noto anche come “festa delle bambole” o “festa delle bambine”, è una ricorrenza che si celebra in tutto il Giappone il 3 marzo.
Il senso comune attribuisce alla cucina giapponese qualità quali la leggerezza e l’utilizzo intensivo di verdure. Per i vegetariani e i vegani che intendono fare un viaggio nel Sol Levante però le cose non sono però così facili come sembrano. Ecco i motivi e alcuni consigli per trovare locali e pietanze adatti a voi!
Nell’immaginario collettivo sono molti gli esempi di piatti unici provenienti dal Giappone. L’unione fra ingredienti di primissima scelta e maestria nel trattamento del cibo, crea un prodotto altrimenti inimitabile.
Feste, festival e cerimonie scandiscono in Giappone la vita e il ritmo del quotidiano. I matsuri 祭 sono le feste tradizionali, di origine shintoista, durante le quali ogni santuario rende omaggio ai propri kami (le divinità protettrici di quel particolare luogo) oppure la comunità celebra eventi stagionali e storici di particolare significato.
In italiano è “distributore automatico”, in giapponese jidōhanbaiki自動販売機 o più semplicemente vending machine. Il Giappone detiene il primato per il rapporto fra abitanti e vending machine. Nel 2015 se ne contavano 5 milioni e mezzo, ossia una per ogni 23 abitanti!
L’okonomiyaki (お好み焼き) è una ricetta giapponese che racchiude nel nome la sua descrizione: letteralmente okonomi (ciò che vuoi), yaki (alla griglia).
Il suo utilizzo risale a circa due secoli fa, esclusivamente in Giappone, e ancora oggi è usato in molte ricette.
In pieno periodo di hanami 花見 in Giappone è comune godersi la vista dei sakura 桜 in fiore con un bel picnic nel parco.
Il binomio cibo-letteratura è antico e presente in tantissime tradizioni: dal Decameron di Boccaccio al contesto contemporaneo, è un’accoppiata che non sa esaurirsi. È il caso di Banana Yoshimoto, l’autrice giapponese che velatamente fa del cibo una parte importante dei suoi romanzi.
Nella cultura giapponese l’estetica gioca un ruolo fondamentale in quasi tutti i settori e tra questi quello alimentare è fra i più interessanti.