NipPop

©Simon Pilling, London

Splendore quotidiano. Lacche giapponesi contemporanee dalla Simon Pilling Gallery, Londra.

Architetto di professione, da otto anni Simon Pilling si dedica al commercio di straordinari capolavori di lacca. Lo ringrazio sinceramente per avermi permesso di presentare alcuni suoi pezzi al pubblico di NipPop. La lacca è parte del patrimonio artistico di molti paesi dell’Asia orientale, da Tōkyō a Rangoon, da Beijing a Bangkok. Ogni regione ha saputo sfruttare le proprietà di questo materiale per fini pratici; d’altra parte, ogni regione ha saputo anche trasferire la propria sensibilità estetica sugli oggetti rivestiti di resina.

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Live action di Lupin III in uscita ad agosto

A novembre 2013 era stato annunciato il film live action di Lupin III (ルパン三世), il famoso manga di Monkey Punch. Da pochi giorni è sicura invece la data di uscita nei cinema giapponesi: 30 agosto 2014. Sono state anche pubblicate in anteprima alcune immagini degli attori nei panni dei loro personaggi.

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Cyborg, samurai e fiori meccanici: la Neo Edo di Yamaguchi Akira

  Quando si parla di arte e di estetica giapponesi si è soliti evidenziare aspetti quali la semplicità e l’eleganza di opere e oggetti, la raffinatezza e la delicatezza delle composizioni, o l’asimmetria e il minimalismo legati alla concezione zen. Tuttavia, nell’ambito dell’arte, è possibile individuare nel corso dei secoli una diversa corrente, che si distacca dagli ideali meditativi wabi-sabi della bellezza trascurata, per dare forma invece all’estro e all’esagerazione.

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Papadol!

Tra aprile e giugno 2012, la rete TBS fa esordire nella sua prima serata del giovedì, il cosiddetto golden time, il drama Papadoru! (パパドル!, “Papà è un idol”), una commedia romantica con un particolare inusuale: l'attore protagonista è un idol che interpreta se stesso.

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Complici, assolutamente

Ekuni Kaori, Stella stellina (traduzione dal giapponese e postfazione di Paola Scrolavezza), Atmosphere Libri, Roma, 2013.   Mutsuki e Shōko sembrano condurre la vita perfetta: novelli sposi da appena dieci giorni, condividono un bell’appartamento in periferia e sono entrambi avviati verso una carriera di sicuro successo. Lui è un medico, che nel tempo libero ama cucinare e sbrigare le faccende di casa, lei lavora come traduttrice part-time dall’italiano. Insieme amano ascoltare musica, preparare cenette gustose e parlare, parlare…

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Lavoro, dunque sono: le donne giapponesi e il lavoro secondo Itoyama Akiko

23 novembre, giornata del ringraziamento per il lavoro. «Che effetto volete che mi faccia? Ė un giorno come un altro per i disoccupati», pensa Kyōko. D'altronde, sperimenta spesso le attese ai centri per l'impiego e l'imbarazzo di abitare con la madre a quasi quarant'anni; per di più, con indicibile vergogna di conoscenti e familiari, si ostina a esser sciatta, single e poco incline alle nozze. Un caso senza speranza (sebbene lei paia non preoccuparsene eccessivamente), al punto da spingere una solerte vicina di casa a organizzare per lei un miai, un incontro a scopo matrimoniale: ma come legare con un uomo mediocre, innamorato della propria azienda, che giudica le donne alla stregua di un commerciante di bestiame?

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