Samuel Spano: il primo fumettista italiano transgender
Un’incursione nell’opera di Samuel Spano tra animazione pop, queer e ultra-violenza.
Un’incursione nell’opera di Samuel Spano tra animazione pop, queer e ultra-violenza.
Lady Oscar, Ōran Host Club, Pokémon: anime e manga che presentano famosi esempi di crossdressing che almeno tutti, una volta, hanno visto. Ma esistono anche lavori meno conosciuti che affrontano l’argomento, come Maria Holic e Ai Ore!
A NipPop 2018 ritroviamo Tagame Gengoroh (qui in un suo autoritratto), già ospite dell’edizione 2014 con Men’s Liberation, una mostra dedicata alle sue tavole. Principale esponente del manga omoerotico bara, si allontana dal genere di stampo femminile dei boy’s love per presentare un’estetica e una realtà più fisiche e realistiche, riuscendo così a rendere più accessibile il genere alla comunità LGBT.
Tra gli anni ‘50 e ‘60, un gruppo di autori ai margini dell’industria del fumetto giapponese si ribella alle convenzioni e crea un nuovo modo di raccontare storie, dando voce a un mondo troppo spesso dimenticato. Si trattava dei pionieri del gekiga, una corrente underground del fumetto giapponese che racchiude in sé lavori di generi e stili molto diversi tra loro: dai drammi storici sulle vicende di samurai e ninja del genere jidaigeki, ai lavori di stampo noir, fino a forme di narrazione vicine al neo-realismo.
Tre declinazioni di un’unica alternativa rappresentazione dell’adolescenza La shōjo tsubaki o ragazza delle camelie è spesso rappresentata come una bambina alla quale la povertà e l'assenza dei genitori hanno strappato l'infanzia, costringendola a vendere camelie agli angoli delle strade per sopravvivere. Presente già all'interno dei kaimishibai, racconti del folklore giapponese che si servivano della voce di un narratore e di alcune immagini per illustrare vicende spesso drammatiche, diviene poi protagonista dell'opera di Suehiro Maruo, Midori. La ragazza delle camelie, graphic novel da cui vengono tratti un film d'animazione e un live-action.
Il nuovo anime del colosso dello streaming, alle prese con le tematiche della fantascienza distopica.
Arriva su Netflix A.I.C.O. -Incarnation-, anime a tema fantascientifico nato dalla collaborazione con lo studio Bones.
Studio Ghibli accoglie Boro il bruco, un piccolo anime per la grande rinascita di Hayao Miyazaki.
Con Il marito di mio fratello Tagame Gengorō ci accompagna in un viaggio nella cultura LGBT in compagnia di una famiglia molto particolare.
Il quotidiano online The Japan Times ha intervistato il direttore della sezione anime di Netflix Okiura Taito sul futuro dell’animazione giapponese nell’era dello streaming.