Un manga che racconta le operazioni di pulizia della centrale nucleare Fukushima Dai-Ichi, dopo la catastrofe del marzo 2011. L’autore, Kazuto Tatsuta, racconta di aver iniziato per un senso di missione: voleva dare una mano, e dopo essersi accertato che il livello di radiazioni restasse sotto il limite legale annuo di 20 millisievert, ha accettato il lavoro presso la centrale. Il manga, intitolato 1F: The Labour Diary of Fukushima Daiichi Nuclear Power Plant (いちえふ 福島第一原子力発電所労働記), racconta la quotidianità degli addetti alla centrale e dei locali: storie ordinarie, che sembrano straordinarie proprio perché viene dipinta una realtà a cui non tutti possono accedere. Kazuto Tatsuta, che ha voluto usare un nome d’arte per poter continuare a svolgere il proprio lavoro presso la centrale, non lo considera un luogo pericoloso. Le uniche scomodità derivate dall’obbligo di portare tutto il giorno la maschera e la tuta si presentano nel momento in cui arriva il bisogno di urinare, oltre al fatto di non poter prendere appunti per i disegni futuri, ha dichiarato. Per questo motivo, disegna a memoria.