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Oldies but goldies – KIMI WA PET!

21 Gennaio 2015
Elena Tessari

La rubrica Oldies but goldies continua con un altro drama tratto da un manga: Kimi wa pet!

Kimi wa pet (きみはペット, Kimi wa petto, “Sei il mio cucciolo”) è stato trasmesso sulla rete privata TBS nella primavera del 2003, nella seconda serata del mercoledì. La serie è composta di dieci episodi da 45 minuti (il primo è invece di 60).

Il drama è tratto dal celebre josei manga in 14 volumi della mangaka Ogawa Yayoi, pubblicato anche in lingua italiana dalla casa editrice Star Comics.

Iwaya Sumire (Koyuki) è impiegata nella redazione di un quotidiano e per lei il lavoro è tutto. Non è facile per una donna farsi strada in una professione in cui il sessismo è all’ordine del giorno. L’apice della tensione viene raggiunto quando viene prima molestata e poi retrocessa dal suo stesso capo. Nonostante all’apparenza sia molto forte, a causa di questa situazione infelice Sumire inizia a soffrire di un pesante stato di stress e depressione.

Una sera, tornata dal lavoro, trova un ragazzo che dorme in uno scatolone davanti alla sua porta di casa. In men che non si dica, decide di adottarlo come se fosse un animale domestico. Il ragazzo (Matsumoto Jun), ribattezzato Momo, diventa così il “cucciolo” di casa. La sua presenza ovviamente va nascosta ai colleghi e soprattutto all’uomo al quale Sumire si sta legando, il brillante Hasumi Shigehito (Tanabe Seiichi), ma è evidente che la presenza di Momo la faccia stare bene e a suo agio…

D’altro canto, lo stesso Momo ha una vita piuttosto movimentata. Goda Takeshi, questo il suo vero nome, era un prodigio della danza classica ma è rimasto fuori dai circuiti internazionali perché “troppo basso”. Ora cerca la sua strada in una compagnia di danza moderna insieme alla ex fidanzata Rumi (Ishihara Satormi) e all’amico Junpei (Eita).

La relazione tra Momo e Sumire all’inizio era essenzialmente platonica: Momo avrebbe fatto da cucciolo a Sumire e lei gli avrebbe dato ospitalità. Momo inizia presto a provare dei sentimenti per Sumire, ma lei ha diversi ostacoli da superare, primi tra tutti i suoi standard e le sue aspettative. Sumire ha tre requisiti fondamentali per l’uomo perfetto: altezza, istruzione e reddito più elevati dei suoi. Per questo motivo inizialmente l’idea di Momo/Takeshi come compagno non la sfiora nemmeno. Eppure non è con il fidanzato che Sumire può esprimere la sua personalità… Sarà amore o solo pet therapy?

Il manga da cui è tratta questa serie è considerato uno dei migliori del suo genere: racconta infatti le difficoltà di carriera oltre alle aspettative amorose della protagonista, aggiungendo l’elemento “disturbante” dell’uomo più giovane che si contrappone a quello più adulto, ricco e colto, superandolo contro ogni aspettativa. Lo spirito del manga, compresa la sua ironia, viene trasmesso fedelmente anche nel drama.

A differenza di altri drama con lo stesso target (quello dei josei manga) come Suppli, Kimi wa pet si sofferma meno sullo svolgimento delle attività lavorative, ma forse mostra con più realismo la frustrazione delle donne che lottano per far carriera in ambienti quasi totalmente maschili.

Il cast del drama è composto da attori che a distanza di più di dieci anni si sono fatti molta strada nello showbiz.

Nello stesso anno di Kimi wa pet, Koyuki partecipa al film hollywoodiano L’ultimo Samurai con Tom Cruise. Matsumoto Jun ha avuto molti ruoli da protagonista in televisione grazie anche alla fama derivatagli dal drama Hanayori dango del 2005 e dall’appartenenza all’idol group Arashi.

Anche tra gli attori con ruoli minori e che all’epoca erano ancora poco conosciuti, ce ne sono alcuni che meritano di essere citati per il successo che hanno avuto negli anni successivi: l’attrice Ishihara Satomi e gli attori Sato Ryūta ed Eita.

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