L’azienda Ito En ha installato un distributore automatico che, grazie a dei simpatici karakuri, permette di scoprire il processo che sta dietro alla bevanda che vende.
I distributori automatici giapponesi, i cosiddetti jidōhanbaiki, sono famosi in tutto il mondo sia per il loro numero sia per le stranezze che vendono. Secondo il Japan Times, in Giappone se ne contano circa 5 milioni. Chi ha avuto l’opportunità di visitare questo paese sa bene che a ogni angolo è sempre presente una di queste vending machine. A colpire gli stranieri sono soprattutto i prodotti che vengono venduti. Oltre alle classiche bevande e snack, si possono trovare infatti anche distributori di uova, frutta e verdura fresche, cibo preparato sul momento e oggetti di qualunque tipo: cravatte, camicie, libri, ombrelli e anche intimo usato.
Un caso particolare è quello del distributore Oi Ocha Karakuri Machine che vende il tè in bottiglia Oi Ocha. Questa macchinetta si differenzia subito dalle altre per il suo aspetto: non è esposto il prodotto in vendita ma, protetti da un vetro, ci sono dei karakuri che mostrano il suo processo di produzione. Nati all’inizio del Seicento, i karakuri sono delle bambole in grado di muoversi grazie ai meccanismi presenti al loro interno, e possono essere considerate una sorta di predecessore dei robot.
Inserendo 160 yen (circa 1,30 euro) i karakuri iniziano a muoversi e su uno schermo digitale appare la fatina del tè verde, Ryokumaru, che ci accompagna alla scoperta del tè Oi Ocha. Per prima cosa, le foglie di tè vengono raccolte nei campi e portate in fabbrica per essere trattate. Qui vengono sottoposte al sassei, un processo in cui vengono cotte a vapore per inattivare alcuni enzimi responsabili dell’ossidazione, in modo da mantenere il colore verde. Una ruota panoramica mostra invece la lavorazione manuale durante la quale le foglie vengono arrotolate fino ad assumere una forma ad ago per permettere all’acqua di evaporare. Si passa poi all’essiccazione che elimina quasi del tutto l’acqua rimasta e fa sì che il prodotto possa durare più a lungo aumentando la qualità dell’aroma e del sapore. Infine le foglie vengono tostate e usate come infuso, che sarà il prodotto finale. Compare poi una tenera karakuri che ci porta una tazza di tè e, alla sua scomparsa, viene erogata la bottiglia.
Grazie a questo distributore possiamo vedere come il tè Oi Ocha sia una bevanda del tutto genuina e fresca, che non contiene nè zuccheri nè sostanze artificiali.
La vending machine è installata nella departure lobby al secondo piano del Terminal 1 dell'aeroporto di Haneda e appartiene all’azienda Ito En, il più grande distributore di tè verde in Giappone nonché l’ideatore della linea Oi Ocha. Ito En ha dichiarato che questo distributore è nato dal desiderio di far conoscere meglio il tè verde a giapponesi e non. Uno degli obiettivi dell’azienda è infatti quello di fare sentire le persone più vicine a questa bevanda, molto importante per la cultura autoctona.
Oi Ocha Karakuri Machine rappresenta quindi un modo per imparare e allo stesso tempo supportare la produzione nazionale di tè verde.
Fonte: SoraNews 24