Tecnologie da mission impossible al servizio di salute e prevenzione
Saranno entusiasti gli appassionati (ipocondriaci!) di hi-tech all’idea che il touch-free possa diventare di uso quotidiano. La sostituzione di dispositivi fisici con schermi olografici evita che più mani possano entrare a contatto con lo stesso schermo, senza modificare le già consolidate gesture di semplici swipe e tap. La Hakuhodo Product’s è riuscita a tirare fuori dal proprio cilindro pannelli air touch a dir poco futuristici.
Il nuovo Parity Mirror 300 risulta essere solido e funzionale, considerando la semplicità delle sue parti: un proiettore in grado di riprodurre immagini speculari reali consentirà di generare una schermata aerea da circa 10 pollici, visibile da qualsiasi inclinazione; un sensore di movimento connesso a una telecamera e a un computer sarà in grado di computare la traiettoria dei singoli movimenti per individuare gli input di tocco.
Il progetto di ricerca della Hakuhodo Product’s è stato originariamente concepito per intrattenere il pubblico all’interno di biblioteche e librerie, ma la pandemia ha reso possibile l’utilizzo degli Air Touch Panel anche per scopi sanitari. Sarà infatti a breve dato il via a una produzione su larga scala per uso commerciale: quando si ritirano soldi da sportelli ATM, quando si ordina scegliendo dal menù di un ristorante e si comprano biglietti per il treno, non solo sarà un modo per facilitare le transazioni, ma orienterà gli utenti verso la tecnologia emergente del contactless.
L’aspettativa degli Air Touch Panel, oltre a un’auspicata e repentina diffusione nel prossimo futuro, è quella di essere parte di protocolli sanitari anti Covid-19 in grado di prevenire la diffusione di virus e malattie infettive. Rispetto all’ormai classico touch-screen, lo schermo flottante ha il vantaggio di essere “toccato senza toccare”, rendendo meno frequenti e necessarie le operazioni quotidiane di sanificazione e prevenzione.
Fonti: SoraNews24