L’onnipresenza del genere isekai ha portato alla realizzazione di molte parodie. Fra queste nessuna ha avuto più successo di Isekai Quartet, tra le serie anime più attese degli ultimi anni, come dimostra il rapido annuncio di una terza stagione alla fine della seconda.
Dopo aver esordito come ironica radicalizzazione dei cliché del genere isekai nell’aprile 2019, Isekai Quartet è presto divenuto uno degli anime più amati dalla community internazionale, capace di mettere d’accordo sia i fan del genere più frequentato dei primi anni 2000 che i suoi numerosi detrattori. Il motivo del successo di questo crossover semiserio fra i protagonisti delle principali serie di light novel e manga isekai pubblicate da Kadokawa Corporation, cioè Re:Zero – Starting Life in Another World, KonoSuba, Overlord e Saga of Tanya the Evil, sta sicuramente nel modo in cui cala i tratti basilari di questo genere incentrato su universi paralleli fantastici in un contesto quotidiano che sottolinea l’assurdità dei personaggi al di fuori della loro cornice di riferimento. Il successo di questa parodia di ambientazione (ovviamente) scolastica ha spinto l’editore a commissionare una seconda stagione a pochi mesi dalla fine della prima, con la pubblicazione di 12 nuovi episodi fra gennaio e marzo 2020.
Alla fine dell’ultima puntata è stato annunciato dagli stessi personaggi un terzo instalment già in lavorazione, premiando ancora una volta i fan per la dedizione mostrata nei confronti di una serie nata quasi per scherzo. La seconda stagione ha portato all’espansione del nutrito cast, con l’aggiunta di alcuni personaggi da altre light novel pubblicate da Kadokawa, come The Rising of the Shield Hero e Cautious Hero: The Hero Is Overpowered but Overly Cautious, due lavori che hanno ottenuto ampio successo e vari adattamenti negli ultimi anni. L’ingresso nel bizzarro e poco consistente mondo narrativo di Isekai Quartet di personaggi dai diversi background non ha influito sulla comicità surreale della serie, né sull’estetica chibi dei protagonisti, elemento tipico delle produzioni dello Studio Puyukai. L’unica certezza per quel che riguarda la terza stagione di questo crossover metanarrativo è il ritorno di tutti i personaggi visti finora e dei rispettivi seiyū. Chissà quali sorprese un prodotto così atipico saprà riservare nella prossima stagione!
Fonte: Anime News Network