Da quando il Giappone ha iniziato ad emulare tendenze e stili della cultura euro-americana verso la fine del diciannovesimo secolo, è nata e si è sviluppata quella che oggi è chiamata street fashion, un insieme di tendenze moderne che si mescolano a quelle tradizionali. Oltre agli stili quali il lolita, il visual kei e tutte le sottocategorie da loro derivanti, ormai conosciuti in tutto il mondo, possiamo trovare mode meno rinomate, particolari ed intriganti.
Una di queste è senz'altro lo shironuri (白塗り, lett. "dipinto di bianco"). Diversamente dalle normali sottoculture che nascono e si basano su elementi della moda extra-asiatica, lo shironuri si ispira principalmente ad elementi della tradizione giapponese.
Il trucco, proprio come dice il nome, è rigorosamente bianco, in riferimento al tipico make-up della geisha. Per quanto riguarda l'abbigliamento sono spesso usati indumenti quali kimono, hakama e geta, ma anche gakuran, sailor fuku e uniformi militari con tanto di bandiera giapponese.
Si sono sviluppate anche versioni più personalizzate, dove si aggiungono elementi gothic lolita o dettagli che rimandano alla natura. Questo è il caso di Minori, una famosa indossatrice e artista dello scenario shinonuri, recentemente intervistata da Tokyofashion.com.
Uno stile più "spericolato" e prettamente maschile è quello del bōsōzoku (暴走族, lett. "tribù della velocità sfrenata"). Il termine sta ad indicare le bande di mototeppisti (principalmente formate da liceali) che solitamente sfrecciano di notte nella città di Tokyo o nelle periferie con le loro moto (o, più raramente, con delle auto).
Come moda non ha avuto successo fino agli anni '90, ma il tipico look era già presente, persino in versione caricatura, in diversi film, manga e romanzi. Tra i più celebri ci sono i manga e anime Akira e Shonan Junai Gumi.
Il classico bōsōzoku spesso indossa una tuta, come quelle tipiche dei lavoratori manuali, o il tokko-fuku, un cappotto militare con sopra riportati vari kanji, solitamente tenuto aperto, senza camicia sotto, per mettere in mostra i busti bendati. I pantaloni sono rigorosamente larghi e infilati dentro a degli stivali alti.
Ultimo ma non meno interessante è lo stile ganguro (ガングロ), sottocategoria dell'ultimamente più conosciuto gyaru (ギャル, trascrizione giapponese della parola inglese gal). E' uno stile che è stato più volte discusso per la sua eccentricità. E' nato nella metà degli anni '90 come movimento di ribellione rispetto al concetto tradizionale di bellezza giapponese: capelli scuri, viso pallido e trucco neutro. In contrapposizione a questo modello di bellezza, è infatti caratterizzato da vestiti dai colori molto vivaci, spesso minigonne e scarpe con zeppe. Il look consiste in capelli ossigenati o molto colorati, abbronzatura molto forte, trucco spesso bianco in contrasto con l'abbronzatura, e molti accessori (braccialetti, collane, orecchini, anelli…).
Le mode in Giappone sono tuttora in continua evoluzione, vecchi stili decadono e nuovi diventano l'ultima tendenza. Quali saranno i prossimi look ad invadere i principali distretti nipponici della moda?