In occasione del terzo appuntamento con Waiting for NipPop, il 3 aprile alle 17:30 presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne, abbiamo scoperto ciò che c’è da sapere su il cannibale vivente più famoso in Giappone, Sagawa Issei. Attenzione, gli argomenti trattati possono essere eccessivamente forti per persone sensibili.
L’infanzia
Nato l’11 giugno del 1949 da una famiglia facoltosa a Kōbe, Sagawa Issei è un bambino prematuro, piccolo e gracile fin dalla nascita. La famiglia è con lui molto amorevole e Issei trascorre la sua infanzia a giocare con il fratello minore e lo zio, e a leggere libri. Già dai suoi primi anni, il suo aspetto gli causa problemi di autostima e complessi di inferiorità. Incapace di avvicinarsi alle ragazze, alla precoce età di 12 anni inizia a provare impulsi cannibalistici verso i compagni e ciò lo porta a ritirarsi ancora di più. Dall’inizio delle medie comincia ad avere una predilezione per le ragazze non giapponesi, in particolare per l’attrice Grace Kelly. All’età di 23 anni, quando ancora vive a Tokyo con i suoi genitori, nota una ragazza tedesca appena trasferitasi nel quartiere. Munito di un ombrello e di una maschera del mostro di Frankenstein, irrompe nella stanza della ragazza nel tentativo di divorare il suo derrière. La forza della ragazza basta a far fuggire il giovane di appena 1 metro e 50. Viene poi accusato di tentato stupro ma è presto assolto grazie all’influenza del padre.
“Amore” carnale
A trent’anni è uno studente dell’università della Sorbona a Parigi dove studia letteratura. Circondato da belle ragazze europee, fa la conoscenza di una giovane olandese di nome Renée Hartevelt, 25 anni, una delle poche che si approccia a Issei. La gentilezza della ragazza gli fa perdere la testa, inizia a farle ritratti e trascorrono insieme serate dove condividono sukiyaki o letture universitarie. I suoi impulsi cannibali si confondono con l’ossessione che ha per lei e, presto o tardi, deciderà che ucciderla è l’unico modo per potersi cibare di lei. In una serata nell’appartamento di lui, la ragazza legge seduta alla scrivania una poesia tedesca quando lui le spara alle spalle con una carabina calibro 22, mentre un registratore documenta tutto. Come prima cosa Issei si prodiga ad assaggiarne il derrière prima coi denti, poi usando un coltello. Successivamente alternerà atti di necrofilia all’antropofagia di differenti parti del corpo. Prima dell’alba, il cadavere viene fatto a pezzi, in parte cucinato e riposto nel frigo in parte stipato in due valigie.
Dopo l’omicidio
Issei recupera le valigie e prende un taxi per recarsi lontano, sulle sponde di un fiume. Fortunatamente si ferma in un punto su cui affaccia un ristorante galleggiante. La figura di Issei, uomo gracile che trascina due valigie estremamente pesanti verrà vista da molti. Mentre si riposa su una panchina, sfinito si addormenta con le valigie ai suoi piedi. Un uomo gli si avvicina insospettito e cerca di frugare nelle valigie che hanno formato una pozza di sangue. L’uomo spaventato dal contenuto urla fino a svegliare Issei che con calma si allontana nell’ombra, abbandonando le sue cose. Successivamente la polizia trova i resti della ragazza nel suo appartamento e Issei si costituisce confessando le sue azioni.
Il processo
Prima del processo, l’analisi psichiatrica dichiara Issei instabile, viene quindi trasferito in una struttura adeguata. In Francia viene soprannominato “il cannibale giapponese” e in Giappone “il cannibale francese”. Il padre, Akira Sagawa, assume il miglior avvocato di Francia, Philippe Lemaire, che convince la corte che non dev’essere la Francia a pagare le spese per il ricovero di Issei. Viene quindi trasferito in un ospedale in Giappone dove rimarrà solo per 18 mesi, per poi uscire incensurato in quanto sul suolo giapponese non ha commesso nessun crimine.
La fama
Circondato subito dall’attenzione dei media, Issei comincia a dare voce alle sue perversioni fuori dall’ordinario. Scrive libri su ciò che prova, sul caso a Parigi o sulla sua esperienza cannibale e viene invitato a molti show televisivi. Partecipa a film di diversa natura, tra cui alcuni pornografici, e in uno addirittura parodizza l’omicidio in una ambientazione olandese. A oggi le sue perversioni sessuali cannibali continuano a tormentarlo, come lui stesso ha dichiarato, ma è ora interessato solo alle donne giapponesi.