NipPop

Aburaage, il cibo prediletto dalle volpi

12 Settembre 2019
NipPop Staff

 


Il suo utilizzo risale a circa due secoli fa, esclusivamente in Giappone, e ancora oggi è usato in molte ricette.


Fritto, leggero e soffice
Lo aburaage 油揚げ è una sottile fetta di tofu fritta nell’olio. Spesso servito in forma rettangolare, ha un leggero sapore di soia e una consistenza spugnosa, e ben assorbe i condimenti. Per chi non gradisse la consistenza del tofu, lo aburaage sarà sicuramente un’alternativa gustosa. In Giappone se ne fa un largo consumo e si stima che un terzo del tofu prodotto nel paese sia destinato alla preparazione di aburaage. La preparazione domestica è particolarmente lunga e tediosa perché è necessario asciugare il tofu prima di friggerlo due volte, per questo è molto comune comprarlo in un qualsiasi konbini.

Kitsune udon
Nel folklore giapponese i kitsune 狐, ossia le volpi dai poteri magici, adorano lo aburaage! Per questo motivo l’udon preparato con l’aggiunta del tofu fritto prende il loro nome. Per via del suo colore il tofu fritto viene a volte descritto con kitsune iroキツネ色 cioè dal colore della volpe. Il kitsune udon è fatto con brodo di pesce, udon ossia grossi spaghetti di farina di grano e un topping di aburaage condito con salsa di soia e zucchero. L’origine del piatto non è chiara ma sembra sia stato inventato intorno al diciannovesimo secolo in un ristorante di Osaka. La sua popolarità è cresciuta fino a diventare parte del soul food della regione del Kansai.

Inarizushi
Oltre alle volpi, anche il kami Inari 稲荷 predilige lo aburaage. Inari è il kami della fertilità, del riso e dell’agricoltura ed è strettamente legato ai kitsune, i quali svolgono per lui il compito di messaggeri. A lui si deve il nome di questo particolarissimo sushi, che viene infatti offerto in dono nei templi a lui dedicati. Una piccola tasca di tofu fritto rettangolare viene riempita con il riso condito con aceto, alla maniera del sushi. Non è però presente nessun tipo di pesce crudo ed è inoltre impossibile trovarlo nei tradizionali ristoranti di sushi! La preparazione di questo aburaage prevede che assorba un condimento dolce che ben si accompagna al riso. Può essere riempito con varie verdure come carote, bambù, funghi o alghe. Un’ottima ricetta per i vegetariani! Viene spesso scelto come complemento nei bentō o ai picnic e lo si trova facilmente nei konbini.

Oden e altre ricette
È possibile trovare lo aburaage in tantissime versioni. Ad esempio, all’interno dell’oden, nel brodo di tonno essiccato e alghe: viene farcito e legato a formare un sacchetto come in figura. Figura poi nelle tradizionali zuppe di miso sostituendo il normale tofu. Mentre il tofu si deposita sul fondo, lo aburaage fluttuerà in superficie! Viene anche servito con il komatsuna, una verdura un po’ amara simile agli spinaci, come contorno a carne o pesce. Il tofu fritto si può utilizzare anche sul riso per aggiungere un buon apporto di proteine al piatto. Esistono molte varianti dello stesso aburaage, come lo atsuage 厚揚げ fatto da fette di tofu decisamente più spesse. Il tofu inoltre riesce a resistere alla frittura intensa e mantiene la sua consistenza all’interno.

Bentō pop!
Come si è detto lo inarizushi si può trovare all’interno dei bentō. La sua particolare forma, con gli angoli superiori che ricordano delle graziose orecchie animali, lo rende ingrediente ricorrente in molte preparazioni di ispirazione pop. Gli inarizushi diventano protagonisti assumendo le forme di Totoro, Hello Kitty, degli orsetti Rilakkuma e Korilakkuma, semplici scimmiette o qualsiasi animale vi venga in mente!

Prossimi eventi

Articoli recenti

Un viaggio tra Giappone ed Europa: Keiko Ichiguchi presenta “La vita di Otama”

Un cammino tra due mondi, il Giappone e l’Europa, accompagna Otama Kiyohara, protagonista del nuovo romanzo a fumetti di Keiko Ichiguchi – un’opera unica che permette di immergerci tra le sfumature da un lato della calda Palermo e dall’altro la vivace Tokyo. Se volete prendere parte a questo viaggio affascinante, non perdetevi l’esclusivo appuntamento con l’autrice giovedì 27 febbraio alle ore 18 presso la Biblioteca Salaborsa di Bologna, nella suggestiva cornice della Piazza Coperta!

Leggi tutto

Terminator Zero, tra distopia e intelligenza artificiale

Il celebre franchise statunitense ideato da James Cameron, Terminator, torna sugli schermi attraverso una co-produzione giapponese e americana. Si tratta di Terminator Zero, serie anime scritta da Mattson Tomlin e diretta da Masashi Kudō, rilasciata il 29 agosto di quest’anno su Netflix. Ambientata tra il Giappone degli anni Ottanta e quello degli anni Duemila, la serie riprende le tematiche del franchise statunitense offrendo continui spunti di riflessione in merito al progresso tecnologico nella contemporaneità.

Leggi tutto