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NipPop x FEFF 24: ‘Noise’ di Hiroki Ryuichi

25 Aprile 2022
NipPop Staff

Anche quest’anno siamo in diretta dal Far East Film Festival di Udine. Oggi vi proponiamo Noise: un nuovo thriller diretto da Hiroki Ryuichi, tratto dall'omonimo manga di Tsutsui Tetsuya. Ci troviamo in un piccolo villaggio su una remota isoletta giapponese: un posto all'apparenza idilliaco, una piccola comunità rurale in cui tutti si conoscono da sempre. Ma l'arrivo di un estraneo basterà a rompere l'equilibrio, cambiando per sempre la vita degli isolani.

 

Tutto sembra andar per il meglio a Shishikari, una tranquilla e splendida isoletta dove vi è un solo villaggio, abitato da pescatori e agricoltori. Nonostante ci siano ormai pochissimi giovani e gli ultimi anni siano stati particolarmente difficili per l'economia locale, la nuova azienda agricola specializzata in particolarissimi e dolcissimi fichi neri del giovane Izumi Keita (Fujiwara Tatsuya, diventato famoso con Battle Royale e Death Note) e della sua famiglia sembra essere sul punto di risollevarne le sorti, rendere l’isola una meta turistica, e assicurarle un importante finanziamento di 500 milioni di yen da parte del governo. Soldi che permetterebbero alla sindaca del villaggio (Yo Kimiko) di ristrutturare la scuola elementare e costruire un vero ospedale. I cittadini non potrebbero essere più entusiasti: sembra stia per iniziare una nuova era, e tutti sono pronti a far qualsiasi cosa per proteggere la loro amata isola.

L'attenzione mediatica sull'azienda di Keita, però, porterà all'arrivo di Komisaka Mutsuo (Watanabe Daichi), ex carcerato approdato sull'isola alla ricerca di un lavoro che lo riabiliti e lo reinserisca in società. Mentre viene accompagnato verso la piantagione di fichi, Komisaka uccide la propria guida, abbandonando il corpo in un campo e scappando a piedi verso la tenuta degli Izumi. Dopo averlo intravisto e giudicato semplicemente "strano", Keita fa ritorno in paese, dove scopre che sua figlia Erina, una bambina delle elementari, è scomparsa mentre era fuori a giocare in giardino. Immediatamente l'uomo estraneo di poco prima diventa sospettato, e inizia una frenetica ricerca insieme ai suoi migliori amici di sempre: il cacciatore Tanabe Jun (Matsuyama Ken'ichi, già protagonista di Death Note e di Blue e l'unico poliziotto dell'isola Shin'ichiro (Kamiki Ryunosuke), appena entrato in servizio. I tre trovano Komisaka nella serra accanto ai campi di fichi, e mentre Keita prova a trattenerlo l'uomo rimane accidentalmente ucciso.

 

 

Cosa fare? si chiedono i tre. Costituirsi è fuori questione: non possono rischiare che il 'salvatore' del villaggio venga arrestato, mettendo in pericolo non solo l'azienda ma l'intera isola. Per non parlare poi del grosso finanziamento! Sotto suggerimento di Shin'ichiro, alla fine, decidono di nascondere il cadavere e di seppellirlo dove nessuno potrà trovarlo.

Da qui prende il via la fitta rete di bugie e sotterfugi nella quale rimangono invischiati. La polizia prefetturale arriva a investigare, e mano a mano tutti gli abitanti vengono coinvolti in questo gioco terribile e mortale. L'intera comunità è pronta a fare qualsiasi cosa per Keita, ormai un vero e proprio idolo agli occhi dei concittadini, ma è solo alla fine che la verità più oscura e nascosta verrà a galla.

 

 

Non è il primo adattamento da un manga con cui si cimenta Hiroki Ryuichi, classe 1954, che nel 2021 ha diretto Ride or Die – l'adattamento cinematografico prodotto da Netflix di Gunjō, manga di Nakamura Ching. La carriera di Hiroki inizia con i pinku eiga, i film soft porno che spopolavano nel Giappone degli anni '70 e '80, ma dopo che il suo 800 Two Lap Runners (1994) lo porta all'attenzione internazionale inizia a dedicarsi a una serie di drammi romantici più commerciali alternati a film d'autore indipendenti. Fra questi ricordiamo Side Job (2018), toccante storia di due famiglie sopravvissute solo in parte alla triplice catastrofe che ha colpito il Tohoku nel 2011. Hiroki stesso è originario della prefettura di Fukushima e, oltre ad essere particolarmente vicino alle zone colpite dal disastro, ha sperimentato in prima persona la decadenza e lo spopolamento delle comunità rurali, anche prima del fatidico terremoto del 2011.

Noise, infatti, porta lo spettatore a riflettere proprio su questi temi. Una comunità che si sente spacciata e spinta alla disperazione dalla negligenza del governo centrale farà di tutto pur di salvarsi – andando al di là della legge, della vita, dei sentimenti e delle opinioni dei singoli individui, e della morte. "Per il bene dell'isola" diventerà una delle frasi più ripetute non solo dai tre protagonisti principali, ma anche dai loro concittadini, che messi di fronte a un bivio morale ed etico non esitano ad aiutarli a proteggere la loro terra, la loro comunità.

 

 

Se all'inizio il forte legame fra gli isolani ci sembra positivo, intimo, un segno di familiarità e solidarietà, con il procedere della trama si trasforma in un vincolo sempre più stretto e oppressivo, che assieme alla fitta rete di bugie intessuta per coprire gli ormai numerosi cadaveri sull'isola contribuisce a creare un'atmosfera di ansia e tensione che tiene viva l'attenzione dello spettatore per tutta la durata del film.

Non è certo il primo film che vede protagonista una comunità isolata il cui fragile equilibrio viene messo in discussione dall'arrivo di un elemento estraneo, ma Hiroki riesce a dimostrare anche in questo la sua maestria nella regia e l'unicità della sua visione, aiutato dall'ottima sceneggiatura di Kataoka Sho: l'attenzione ai dettagli è massima, e le stupende riprese dell'isola si alternano alle immagini del corpo senza vita che i tre amici cercano a tutti i costi di nascondere, come a ricordarci cosa si nasconde dietro la bellezza dei paesaggi e della natura di Shishikari. I diversi atti della 'tragedia' sono scanditi dal trascorrere dei giorni, e sottolineati dall'allegra musica classica che introduce le comunicazioni giornaliere del municipio – un contrasto a volte sorprendentemente comico con l'assurda situazione in cui Keita, Jun, e Shin'ichiro sono coinvolti che rende il film in grado di strappare ben più di una risata allo spettatore.

 

 

Noise è in concorso al Far East Film Festival 24 nell'Official Selection, e concorre inoltre per la miglior sceneggiatura.

 

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