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NipPop @ FEFF22 – Dance With Me

13 Luglio 2020
Giulia Colelli

Dopo una seduta di ipnosi andata male Shizuka, una qualunque impiegata giapponese, è costretta a ballare e cantare ogni volta che sente della musica! Ce la farà a ritornare alla normalità e a mantenere il suo lavoro?

Dopo il successo del suo Survival Family (Sabaibaru Famiri サバイバルファミリー) presentato durante la diciannovesima edizione del FEFF, il regista Yaguchi Shinobu ritorna al festival di Udine con una nuova divertentissima commedia musicale: Dance With Me (Dansu wizu mi ダンスウィズミー)!

La protagonista è Suzuki Shizuka (interpretata da Miyoshi Ayaka), una giovane impiegata in una grande azienda giapponese: una posizione di prestigio per la quale si è impegnata e che le consente di vivere agiatamente nella capitale. Di ritorno da un pranzo con le colleghe, si ferma per raccogliere da terra uno strano coupon con due ingressi omaggio per un parco divertimenti chiamato Fortune Land. È proprio in quel momento che viene notata da Murakami (Miura Takahiro), il suo giovane e affascinante superiore, che le chiede di preparare una presentazione per il lunedì successivo e le offre l’opportunità di essere promossa e lavorare con lui.

Shizuka è ovviamente entusiasta, e lavora sodo per tutto il weekend per fare bella figura. Mentre è ancora occupata con la presentazione, la sorella le chiede di badare alla nipote per un giorno mentre lei partecipa a una rimpatriata in città. Shizuka accetta di malavoglia, ma dopo aver concluso il lavoro decide di portare la ragazzina a fare un giro proprio a Fortune Land.

Arrivate in questo strano posto, vengono attratte dal chiosco di un vecchio ipnotizzatore, Martin Ueda (Takarada Akira), un tempo una star della TV. “È sicuramente una fregatura!” esclama Shizuka, ma la nipote insiste per entrare a vedere. La bambina, infatti, ha un bel problema: è nel cast del musical di fine anno della sua scuola ma è indietro con le prove, e decide quindi di chiedere all’ipnotizzatore di trasformarla in una star. Il vecchio Martin l’accontenta: “D’ora in poi, ogni volta che sentirai della musica non potrai fare a meno di cantare e ballare divinamente!”.

L’ipnosi non sembra avere molto effetto, e Shizuka presto se ne dimentica. Tuttavia, il giorno dopo si accorge che qualcosa è cambiato dentro di lei: anche il trillo di una banale suoneria del cellulare le accende il bisogno di ballare e cantare, senza che possa fare niente per controllarlo! Non importa dove, se sia per strada, in ufficio in mezzo ai colleghi che la guardano confusi, o in un ristorante costoso che finisce per distruggere completamente: se c’è della musica lei canterà e ballerà con mosse anche particolarmente acrobatiche.

Tutto ciò ovviamente mette a rischio la sua carriera, e Shizuka si precipita da un medico per cercare una cura a questa sua strana “malattia”, ma il neurologo la informa che solo chi ha effettuato l’ipnosi la prima volta può cancellarne gli effetti. La ragazza torna quindi a Fortune Land, dove tuttavia scopre che l’ipnotizzatore è sparito. E non è la sola a cercarlo: con lei ci sono anche tre strozzini con cui Martin aveva contratto dei debiti, e Chie (Yashiro Yū), una giovane attrice al verde che lo aiutava a truffare chi entrava nel chiosco.

Inizia quindi una frenetica ricerca: Shizuka infatti è riuscita a ottenere sette giorni di ferie, ed è in quei sette giorni che deve liberarsi dell’ipnosi oppure perderà il lavoro che tanto desiderava! La ragazza decide di far squadra con Chie, e, dopo essersi rivolte a un investigatore privato, insieme partono in macchina all’inseguimento di Martin, viaggiando attraverso tutto il Giappone, fino ad arrivare a Sapporo, nella regione settentrionale dell’Hokkaidō.

Riuscirà Shizuka fra una coreografia mozzafiato e l’altra a rompere questa specie di “incantesimo”? Pieno di inaspettati colpi di scena, Dance with me è una divertente commedia musicale che sfocia nel roadtrip movie senza mai risultare pesante o troppo stereotipato. Non è certo un film rivoluzionario, ma grazie alle canzoni orecchiabili e all’intesa che unisce il cast riesce a essere entusiasmante, e anche a far riflettere su quanto la musica sia una parte importante di noi e su cosa siamo disposti a fare per inseguire i nostri sogni.

 

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