NipPop al FEFF20 ha incontrato Ooku Akiko, regista di Tremble All You Want. Dopo una carriera come attrice comica in TV, nel 1999 Ooku dirige il suo primo film, Igai to Shinanai (1999), cui fanno seguito fra gli altri Tokyo Serendipity (2007), Monster (2013) e Fantastic Girls (2015), tutti accomunati dal focus sui personaggi femminili.
NipPop: Quanto è importante per lei il primo amore? Perché ha deciso di rappresentarlo in questa chiave alquanto autoironica?
Ooku Akiko: Il mio primo amore risale a tanti tanti anni fa, me lo ricordo vagamente e forse non è il caso di raccontarlo! Però ho scelto una ragazza che porta tutto il peso del primo amore perché, per quanto molto infantile e immatura, è una persona pura e interessante. Quindi ho utilizzato il primo amore per descrivere la protagonista.
NipPop: Perché la scelta di una canzone per mostrare i reali rapporti sociali che legano la protagonista agli altri personaggi?
Ooku Akiko: Con questo film volevo realizzare un cambiamento drastico: ho pensato di cambiare il colore, di utilizzare magari il bianco e nero, oppure di cambiare il formato, optando per il 16:9. Ma in questo modo forse lo spettatore avrebbe avuto difficoltà a capire, e ho pensato che fosse meglio far parlare la protagonista. Ma non semplicemente attraverso le parole. Conoscevo Takano Masaki perché ho lavorato in un programma televisivo, sono andata da lui e gli ho proposto una collaborazione per questo film. Così abbiamo deciso di fare parlare la protagonista attraverso la musica: un drastico cambiamento.
NipPop: Il personaggio di Ni tenta di approcciare la protagonista con modi impacciati e spesso irritanti, tuttavia è l’unico che riesce a instaurare un vero rapporto con lei. Crede che questo si possa leggere come l’onestà dei sentimenti che viene ripagata?
Ooku Akiko: Ni è un po’ invadente, però è molto onesto ed è evidente che tiene a lei. E quel tipo di uomo a me piace. Sono molto affezionata al personaggio di Ni, e attraverso di lui ho voluto mostrare come l’onestà viene sempre in qualche modo ricompensata.
NipPop: Verso la fine del film vediamo l’eccentrica vicina di casa della protagonista e il ragazzo del konbini avere un rapporto amoroso. Come mai ha deciso di unire questi due personaggi così particolari?
Ooku Akiko: I personaggi che vediamo all’inizio, come il ragazzo che lavora al konbini, il vecchio pescatore o la signora anziana intenta al lavoro a maglia sull’autobus, li ho ‘creati’ e voluti io: sono molto affezionata alle persone normali e volevo, attraverso dei ruoli piccoli ma belli, mostrare come è la vita reale della gente comune. Mi piace la commedia, talmente tanto che realizzo anche delle sit-com, e introducendo personaggi minori ma interessanti mi proponevo di far ridere gli spettatori. Poi, verso il finale, ho voluto assegnare a questa coppia un ruolo più importante: la protagonista vive come in una fortezza, isolata dal mondo reale; quando Ni arriva a casa di lei e incrocia lo sguardo con i vicini, si preoccupa e spinge Yoshika all’interno della casa. La ragazza d’altro canto realizza in quel momento che persino la sua stramba vicina ha un compagno, e per la prima volta prende coscienza della propria solitudine. Per questo ho creato quella coppia apparentemente così male assortita, e le ho assegnato un ruolo chiave nel finale.
NipPop: Un’ultima domanda: ha immaginato un finale diverso per questo film? Ad esempio con Yoshika che decide di non arrendersi con Ichi?
Ooku Akiko: No, non ho pensato a un altro finale, perché per aprirsi completamente al mondo Yoshika deve lasciarsi Ichi alle spalle, deve scegliere Ni. Il rumore secco con cui la porta si chiude indica un nuovo inizio: ho cercato appositamente un appartamento che avesse quel tipo di porta, che si chiude con con suono deciso, forte.