Tre tour nazionali, un tour mondiale e ben sei singoli hanno pavimentato la via verso Cosmic Explorer, il sesto album di inediti del gruppo giapponese prodotto da Nakata Yasutaka (Capsule) che ha festeggiato lo scorso anno il primo decennale di carriera.
Da Sweet Refrain, pubblicato nel 2013 come sigla del dorama Toshi Densetsu no Onna, a Flash, pubblicato solo un mese prima dell’uscita dell’album come theme song del film Chihayafuru: le tre ragazze di Hiroshima non hanno lasciato fuori neppure una delle A-Side pubblicate dopo l’uscita di Level 3. Sorprendentemente, però, il lavoro non lascia il retrogusto di qualcosa di familiare, di già sentito.
Durante tutto l’ascolto si ha la sensazione di compiere un viaggio verso galassie lontane, di fruire di un film sci-fi in forma musicale. Conferma che mai titolo fu più azzeccato di Cosmic Explorer.
L’album si apre con una breve intro, Navigate, seguita a ruota dalla title track: un brano esplosivo, caotico, confuso ma allo stesso tempo ben preciso ed elaborato. D’altronde fu proprio il big bang a dare inizio all’universo. Passando per Miracle Worker (che nelle sonorità ci riporta un po’ a Tōmei Ningen) arriviamo a Next Stage With You, presentataci qualche mese fa in occasione di uno spot Mercedes che vedeva come protagonista una versione animata delle cantanti. Dalle sonorità che ci ricordano un po’ gli ultimi lavori dei Daft Punk, è sicuramente una delle più grandi sorprese di questo album. Il brano successivo, Story, era già stato inserito dal gruppo nella scaletta delle proprie performance live da tempo e rappresenta sicuramente una delle punte di diamante di questo prodotto discografico. Il mood ricorda quello di Party Maker, dove una grande e imponente componente elettronica fa decisamente da padrone sulla parte cantata. Le tracce successive, Flash e Sweet Refrain, ci vengono presentate in una veste rinnovata (e migliorata) rispetto a quella a cui eravamo abituati sinora: Flash appare come una canzone del tutto nuova, mentre di Sweet Refrain è senza dubbio apprezzabile la chitarra elettrica introdotta nella seconda strofa, così come la miglior armonizzazione dell’intervallo dubstep presente all’interno del pezzo.
Baby Face (pezzo inedito che ci ricorda a tratti i lavori di Clean Bandit e Major Lazer) e Tokimeki Lights aprono la strada all’ultima parte di Cosmic Explorer, costituita da ben 4 singoli e una B-Side. Star Train, brano composto da Nakata in occasione del decimo anniversario di carriera del gruppo, viene arricchito di una inaspettata intro taiko, che gli dona un’energia inedita. Relax In The City e Pick Me Up, rimasti immacolati rispetto alla loro prima pubblicazione come singoli nell’aprile dello scorso anno, non solo si confermano due delle migliori tracce dell’intera produzione delle Perfume, ma si incastrano perfettamente all’interno della tracklist del disco. La canzone successiva, Cling Cling, viene arricchita nella sua versione Album Mix di una traccia strumentale quasi distopica, che pone il brano sotto tutta un’altra luce: se la versione a cui eravamo abituati ci trasportava verso un’atmosfera quasi bollywoodiana, questa ci dà come l’impressione che il buco nero apertosi con Cosmic Explorer si stia chiudendo, facendo vivere all’ascoltatore la sensazione di un brusco atterraggio. Hold Your Hand è infatti il pezzo che chiude l’album e che ci riporta per mano verso casa, pronti a partire di nuovo verso il prossimo ascolto.
Cosmic Explorer si presenta quindi come un album solido, da ascoltare tutto d’un fiato e indispensabile per ogni amante della musica, specialmente di quella elettronica.