Tra divinità dispettose e creature mistiche, il folklore giapponese non finisce mai di incuriosire. Andiamo alla sua scoperta attraverso i racconti della raccolta Miti e leggende giapponesi di Fabiola Palmeri per La Nuova Frontiera nel 2022, accompagnati dalle magnifiche illustrazioni di André Ducci.
Miti e Leggende Giapponesi è una raccolta di racconti che immediatamente cattura la nostra attenzione, già a partire dalla copertina decorata con illustrazioni evocative dai colori vivaci, realizzate da André Ducci. Pagina dopo pagina, l’autrice ci conduce alla scoperta delle leggende che appartengono al folklore e alla tradizione giapponese, storie che continuano a meravigliare sia adulti che bambini. Non a caso, lo stile e la presenza di illustrazioni in ogni capitolo rendono la lettura adatta anche ai più piccoli.
Palmieri narra con dolcezza, stimolando grande curiosità, dieci storie di un Giappone antico popolato da divinità altruiste o maliziose, signori prepotenti, umili anziani e creature mitologiche che cambiano il destino di chi ha un buon cuore, kami e molto altro.
Il volume inizia con la più antica fonte della letteratura giapponese, il Kojiki, da cui l’autrice riprende la storia dell’origine dell’arcipelago e delle divinità protagoniste di questa cosmogonia. A partire da Izanami e Izanagi, scorriamo attraverso una dinastia di mari, monti e divinità come i tre fratelli Tsukuyomi, dio della Luna, Susanoo, dio del mare e delle tempeste e Amaterasu, dea del Sole, a cui è dedicato il primo racconto. Per chi è interessato alla mitologia giapponese, racconti come “La dea del sole”, “L’abito di piume”, e “La leggenda del pescatore Urashima Taro”, non falliranno nell’incuriosirvi grazie alle rappresentazioni delle affascinanti divinità shintoiste del Giappone, dalle creature che risiedono negli abissi più profondi dell’oceano, fino alle creature del Cielo, coperte da pregiatissime e soffici piume.
Leggendo questi racconti, si ha l’impressione di immergersi in un mondo di favole, evocando la meraviglia e leggerezza tipiche dell’infanzia. L’autrice riesce a trasmettere questa sensazione con notevole destrezza attraverso l’utilizzo di parole che richiamano quelle che un genitore userebbe per raccontare una favola al proprio bambino prima di andare a letto. Un mondo quasi onirico si apre agli occhi del lettore fin dalle prime righe. Inoltre, troviamo una grande delicatezza nell’animo dei protagonisti di queste storie. In “La leggenda della Principessa Splendente” la dedizione e l’amore con il quale i due anziani genitori accudiscono la piccola commuovono chiunque mentre in “Il vecchio padre ed il figlio affezionato” incontriamo un giovane che, sfidando la legge, decide di restare accanto al padre anziano, trovando troppo straziante e sleale l’idea di abbandonarlo a sé stesso. Durante il corso della storia questi racconti sono stati tramandati con uno scopo educativo, trasmettendo valori come la lealtà, il senso dell’onore, il rispetto della natura. Sono strettamente legati alla religione e alla spiritualità giapponese, influenzando profondamente pratiche rituali e culturali ancora vive.
Se c’è una cosa che lega tutti questi racconti apparentemente scollegati, è l’armonia tra uomo e mondo inteso come natura, creature, anche quelle al di là della nostra comprensione come esseri mortali. Il concetto di “altro” non viene percepito come un elemento di distinzione né dai personaggi né dai lettori. Prendiamo ad esempio il ragazzo Issun-bōshi: noteremo come la sua statura non sia qualcosa che suscita troppo stupore, anzi il ragazzo è in grado di vivere una vita normalissima circondato da persone che lo considerano loro pari, che lo supportano, stimano e amano. In molte storie creature mitologiche e magiche, come il tanuki de “Il bollitore del tè” o le piccole rondini che preparano da mangiare, sono integrate senza problemi nel mondo umano.
La bellezza delle illustrazioni di Ducci risiede nella reinterpretazione in chiave moderna dell’arte tradizionale giapponese. L’artista brasiliano incorpora nelle sue opere elementi di incisione, frutto della sua formazione accademica. Il suo stile è caratterizzato da linee pulite e precise, i cui colori naturali richiamano l’estetica giapponese classica, come nelle celebri stampe ukiyoe. Viene così rispettata l’iconografia tradizionale dei personaggi e delle divinità, ma con un tocco moderno che bilancia tradizione e innovazione. Grazie a questo equilibrio il lettore riesce a perdersi nell’immagine di un Giappone lontano, incantevole e misterioso.
Miti e leggende giapponesi si rivolge a un pubblico di grandi e piccini, aprendo il sipario su un mondo popolato da divinità ed eroi, spiriti e creature mitologiche. Il volume è pensato per chiunque desideri approfondire le radici della tradizione e della cultura giapponese, con i suoi riti e valori, ma anche per chi voglia comprendere la modernità del Giappone. La raccolta offre ai lettori un’esperienza narrativa informativa e affascinante, accompagnata dalle immagini evocative di un antico Giappone.