All'alba della restaurazione imperiale molti degli ultimi sostenitori del bakufu si allontanano dalla capitale, spesso lasciandosi alle spalle cruente battaglie.
Isola di Hokkaido, 1880: dopo il suo esilio forzato, tutto ciò che resta a Jubei Kamata sono la memoria della moglie amata e due figli che faticosamente cerca di crescere in una piccola fattoria. Per ovviare alla miseria delle sue condizioni, Jubei decide di infrangere una vecchia promessa e accetta di unirsi all'amico Kingo in una missione omicida per riscuotere una taglia di 1000 yen. L''impresa (cui si aggrega anche Goro, un giovane di etnia Ainu) consiste nell'uccidere due uomini colpevoli di aver sfregiato una prostituta in un bordello ed essere rimasti impuniti. La sete di vendetta delle sue compagne si scontra però con Ichizo Oishi, l'autorità giudiziaria della città; i tre killers dovranno affrontare una sfiancante e violenta lotta contro iniquità e passati gravosi, armati di spade, fucili, rabbia e infine disperazione.
Presentato in anteprima mondiale nella sezione Fuori Concorso alla 70° edizione della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, Yurusarezaru Mono è il remake del celebre Unforgiven (titolo misteriosamente tradotto in italiano in Gli Spietati) uscito nel 1992, diretto e interpretato da Clint Eastwood.
Il nippo-coreano Lee Sang-il (Hula Girls, Villain), memore anche della lezione di John Ford (i campi lunghissimi sono un topos del western sin dai tempi di Ombre Rosse), realizza quello che la critica più severa ha ritenuto una pallida imitazione nipponica con samurai al posto di cowboy. In casi come questi sarebbe invece doveroso ricordare che quanto più l'originale è importante tanto più l'eventuale rifacimento diventa una sfida (e l'Unforgiven del '92 si aggiudicò quattro Oscar su nove nominations!). Forse la regia non è autoriale come quella di Eastwood, ma ha la bontà di non essere invadente, di lasciare ampio spazio alla caratterizzazione dei personaggi e di saper ben equilibrare luci e ombre che si alternano sullo schermo, dal buio degli interni al bianco accecante della neve.
Inoltre, Yurusarezaru Mono è un valido eastern per almeno altre due ragioni: la forza di una narrazione tesa ma armonica (che deve molto alla brillante colonna sonora curata da Taro Iwashiro) e l'interpretazione di Ken Watanabe, la cui bravura regge egregiamente il confronto con il carisma del miglior Eastwood.
Yurusarezaru Mono (Unforgiven, Giappone, 2013)
REGIA: Lee Sang-il.
CAST: Ken Watanabe, Akira Emoto, Yūya Yagira, Koichi Satō, Eiko Koike, Shiori Kutsuna.
SCENEGGIATURA: Lee Sang-il.
Durata 120 minuti.
Trailer:
(con sottotitoli in inglese)
(senza sottotitoli)
UPDATE:
Intervista a Ken Watanabe, Yuya Yagira, Akira Emoto e al regista Lee Sang-il presso la Terrazza Maserati.
Interprete Giuseppe Gervasio:
Intervista ufficiale della Biennale di Venezia al cast (tramite Rai Movie).
Interprete Giuseppe Gervasio: