Sex education, ormai nota serie televisiva della OTT Netflix, presenta, attraverso il format del comedy-drama, la vita di un gruppo di liceali alle prese con problemi sessuali. Il protagonista Otis decide di offrire, in cambio di un compenso, delle consulenze sessuali considerando le conoscenze di cui dispone per via di sua madre, una sessuologa (interpretata da Gillian Anderson) che cerca di affermarsi nel campo dopo il divorzio. Alcuni personaggi sono caratterizzati da vari feticismi o da problemi legati alla propria sessualitá, e uno di questi costituisce un caso molto interessante per il collegamento diretto con due specifiche pop culture erotiche giapponesi, il crossdressing alieno e il più ambiguo tentacle sex.
Cos’è e quale è l’origine del tentacle sex? Tutto nasce da un genere di opere erotiche giapponesi chiamate shunga, popolari nel periodo Edo (XVII-XIX secolo). Il termine shunga letteralmente rimanda all’immagine della primavera, sicuramente con un’allusione alla bella stagione, che accentua il risveglio sessuale degli uomini: un richiamo alla carica erotica implicita in queste opere. Tra i soggetti di questi lavori grafici spiccano le geisha e le prostitute dei quartieri di piacere delle principali città giapponesi, all’epoca veri e propri centri non solo dell’intrattenimento ma anche della produzione artistica. Gli shunga erano tra l’altro anche considerati degli amuleti contro la sfortuna e le disgrazie, e venivano indossati dai militari in battaglia come protezione. Uno shunga legato in particolare alla pratica del tentacle sex è Il sogno erotico della moglie del marinaio, celebre illustrazione che vede protagonista una donna avvolta dai tentacoli di due piovre, nel bel mezzo di un rapporto sessuale.
Il collegamento con il tentai è lampante e sicuramente è alla base della cultura del personaggio di Sex education, Lily Iglehart, adolescente decisamente ambigua e ansiosa di avere il prima possibile dei rapporti sessuali. È un personaggio controverso che all’interno della storia ci mostra non troppo discretamente quali siano i suoi feticismi sessuali. Tra questi il cross-dressing è quello più esposto, in particolare si parla di cross-dressing alieno che consiste nel travestirsi nei minimi dettagli con costumi strettamente legati al tema dello spazio e dell’universo fantascientifico. Il trucco e le protesi tentacolari, che sostituiscono le dita e completano il tutto, costituiscono un forte rimando ai tentai giapponesi. L’elemento dei tentacoli è strettamente legato al tentacle rape, filone degli horror hentai, con particolare riferimento al bondage. La pratica del bondage è alla base del genere: Un altro genere di pornografia molto ricercato è anche quello legato a pratiche fetish, che vedono la costrizione della protagonista femminile tramite le raffinate tecniche del bondage e l’utilizzo di giocattoli erotici per provocare orgasmi. (Paola Scrolavezza, Japan Porn boom. Lo hentai ai tempi di internet)
Toshio Maeda, pioniere del genere e considerato il creatore del tentacle rape, sostiene di averlo elaborato per aggirare la censura che vietava di mostrare organi sessuali all’interno dei film. I tentacoli dunque in questo contesto rappresentano la proiezione fallica dell’organo sessuale maschile. Il tentacle rape può avere diverse declinazioni, fra le quali il tentai al quale si è accennato sopra, ed è un tipo di hentai specifico che vede l’interazione di creature marine, alieni, robot o qualsiasi altra creatura bestiale che sia munita di tentacoli o protesi utilizzate in atti sessuali. Ne esiste anche una versione live-action, e amatoriale, creata per una rappresentazione più realistica di questa pratica, con cui lo spettatore può facilmente immedesimarsi. Gli atti sessuali da parte di questi personaggi dall’aspetto bestiale o quasi mitologico possono essere consensuali, ma anche di natura violenta, al limite dell’abuso. Il personaggio di Lily viene mostrato spesso intento a disegnare pratiche di tentacle sex; addirittura inscena una fantasia sessuale basata sul cross-dressing ai fini del rapporto sessuale in un contesto fantascientifico. La fantasia sessuale del gioco di ruolo ruota attorno alla minuziosa scenografia, che in questo caso ha un possibile richiamo a Star Trek ma nel contesto dello hentai a tema alieno, ambientato nello spazio. L’atto qui è consensuale e non violento. Questo tipo di feticismo non viene approfondito dalla creatrice della serie, soprattutto perché il focus si sposta rapidamente su un problema medico specifico che riguarda il personaggio di Lily.
Nell’ultimo episodio della seconda stagione possiamo vedere tuttavia come Lily riesca a portare al culmine la sua fantasia, nell’allestimento teatrale di una rivisitazione di Romeo e Giulietta di Shakespeare. Lei stessa, in veste di scenografa e scrittrice di questa rivisitazione, in forma esplicita espone attraverso i costumi fallici e la scenografia traboccante di tentacoli e proiezioni falliche, la sua personale idea di spettacolo teatrale scolastico. Tutto ciò per dare spazio al suo modo di esprimere la sessualitá adolescenziale, lasciando spiazzato il pubblico nel bel mezzo di un musical che non teme il giudizio pudico degli adulti. Il vero obiettivo potrebbe essere quello di comunicare ai presenti l’importanza della sessualità e della libertà di espressione, dichiarando guerra al pudore dei conservatori. L’intento di avvicinarsi a un certo tipo di cultura giapponese contaminata da altri elementi della cultura americana è molto interessante, e con il rinnovo per la terza stagione sicuramente ci si aspetta un approfondimento, oltre ovviamente ad altre epifanie inusuali di Lily Iglehart.