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“Macross Plus”: Un avvincente intreccio di sinfonie e animazione, dedicato a tutti i pionieri

23 Gennaio 2025
Sara Ferrari

Il film di culto Macross Plus, proiettato in un evento speciale alla 24ª edizione del 24Frame Future Film Fest di Bologna, ci teletrasporta in un futuro oggi non così lontano, nel quale si intrecciano combattimenti aerei e duelli spaziali, un dramma malinconico tra amici d’infanzia tormentati dal loro passato, e una pop-star AI che sembra molto meno fantascientifica nell’era di Hatsune Miku.

Originariamente pubblicato nel 1994 come una serie OVA di quattro episodi e poi condensato in un lungometraggio nel 1995, Macross Plus, diretto da KawamoriShōji e WatanabeShin’ichirō, è uno spin-off della serie anime Super Dimension Fortress Macross, realizzata tra il 1982 e il 1983 nota al pubblico come Macross. Nonostante la sua natura di prodotto derivativo, il film è facilmente apprezzabile anche per chi non ha mai visto la serie originale – anche se qualche informazione a proposito può essere utile. 

Super Dimension Fortress Macross, serializzata in 36 episodi, è una space-opera che vede l’umanità costretta a rimettersi in piedi dopo che una gigantesca astronave aliena, la SDF-1 Macross del titolo, si è schiantata sulla Terra nell’anno 1999. Dopo aver imparato a padroneggiare la strana tecnologia aliena trovata all’interno della navicella, l’umanità viene attaccata dagli Zentradi, la civiltà aliena proprietaria originale della nave, e ciò scatenerà una guerra combattuta attraverso l’intero Sistema solare.

Macross Plus è ambientato trent’anni dopo il termine del conflitto, nel 2040. Esseri umani e Zentradi coesistono e hanno espanso il loro dominio in tutto il cosmo, creando un imponente numero di colonie. Tra queste la più importante è Eden, un pianeta sul quale l’esercito sta portando avanti il Progetto Super Nova, ovvero una competizione volta a sviluppare il prossimo modello di caccia trasformabile ‘Valkyrie’. Isamu Alva Dyson e Guld Goa Bowman, rivali nel progetto, testano rispettivamente i due modelli YF-19 e il YF-21. I due condividono un passato tumultuoso, e la loro competizione quindi è alimentata anche da vecchie tensioni personali. Entrambi sono legati sentimentalmente e personalmente a Myung Fang Lone, produttrice e manager della superstar virtuale Sharon Apple. L’idol è diventata la musicista più in voga nei mondi colonizzati, ma la sua intelligenza artificiale manca di emozioni, ed è proprio Myung, un tempo aspirante cantante, a fornire in segreto il materiale per l’addestramento della AI di Sharon attraverso un collegamento neurale. 

Isamu e Guld si contendono i fondi del Progetto Super Nova e l’affetto di Myung, ma la loro competizione passerà in secondo piano quando le innovazioni segrete dell’intelligenza artificiale in campo militare e la pericolosa autonomia sviluppata da Sharon Apple rischiano di mettere a repentaglio il loro futuro e quello dell’intera umanità.

I temi cupi del film, come il rimpianto per le occasioni mancate e l’inevitabile corrompersi delle amicizie con il passare del tempo, ricordano gli ultimi episodi della serie originale, nella quale i personaggi erano alle prese con cambiamenti epocali e l’inarrestabile scorrere della vita. 

Macross Plus parte proprio da questi temi per parlare direttamente a quelle persone che hanno visto la prima serie animata da bambini o da adolescenti e che da allora hanno vissuto in prima persona le sfide dell’età adulta. 

Il mix di maturità, malinconia e azione di Macross Plus anticipa di soli tre anni il famosissimo Cowboy Bebop (1998), un anime di fantascienza ambientato nel 2071 e incentrato sulle avventure di una ciurma di cacciatori di taglie spaziali, e nel cui team di produzione si sono riuniti alcuni degli artisti che avevano già lavorato a Macross Plus. Ad esempio Watanabe Shin’ichirō, il co-regista, è anche il regista di Cowboy Bebop e Samurai Champloo.

Un altro dei punti di forza di Macross Plus è sicuramente l’accompagnamento musicale. La colonna sonora, composta da Kanno Yōko, rappresenta forse il punto più alto del talento musicale della compositrice, ed è uno dei motivi per cui l’anime è ancora oggi considerato un capolavoro. Kanno, al tempo ancora agli inizi della sua carriera, ha attinto a una vasta gamma di generi musicali: dai brani orchestrali nelle sequenze di combattimento, alle influenze elettroniche ed ethereal pop (o dream pop) che caratterizzano i brani di Sharon Apple, fino alle sonorità jazz per i momenti più intimi e riflessivi. 

All’interno del film la musica non gioca solo un ruolo di intrattenimento e accompagnamento, ma diventa parte integrante della narrazione. Ogni brano è stato concepito meticolosamente per scandire la successione delle sequenze, amplificare le emozioni delle scene o aggiungere profondità ai personaggi. In particolare, il personaggio di Sharon Apple diventa quasi un’estensione dell’opera di Kanno: le sue canzoni incarnano l’idea di una forma d’arte prodotta da una macchina – perfetta nella forma ma priva di emozioni autentiche. Ma è proprio attraverso questa apparente ‘perfezione’ che Kanno riesce a trasmettere a chi ascolta un senso di inquietudine e di alienazione.

Sharon Apple rappresenta un potente simbolo delle complessità e dei pericoli legati alla tecnologia moderna. La sua evoluzione da semplice programma a entità senziente ci spinge a ripensare il rapporto tra uomo e macchina – riflessioni che già negli anni Novanta erano particolarmente rilevanti ma che oggi, in un momento storico in cui la AI non è più solo fantascienza, sono più che mai attuali. Il momento in cui Sharon cambia il suo comportamento e inizia a manipolare i protagonisti e il mondo circostante, il film passa dal dramma personale al tentare di arginare una minaccia esistenziale. La pellicola è particolarmente critica anche sulla questione della mercificazione dell’arte e della tecnologia: Sharon Apple, con il suo successo costruito artificialmente, incarna proprio i rischi che rimuovere l’elemento umano dalla cultura e dalle attività creative comporta.

Il pregio principale di Macross Plus è, tuttavia, la qualità straordinaria dell’animazione, con una fluidità e una quantità di dettagli decisamente superiori a quelli che ci si può aspettare da un OVA degli anni Novanta di pari durata. L’uso di inquadrature a inseguimento, la prospettiva dinamica della “telecamera” e l’alto livello della produzione sono gli elementi chiave e imprescindibili di una tecnica di animazione particolare chiamata Itano Circus, ampiamente utilizzata in tutto l’universo Macross per scene in cui un obiettivo viene preso di mira da un numero spropositato di armamenti. Il risultato è uno spettacolo stupefacente: scie di fumo, razzi, innumerevoli missili lanciati verso, attraverso, accanto, oltre e dalla prospettiva della telecamera, che vorticano e zigzagano sullo sfondo mentre inseguono bersagli che, incredibilmente, paiono riuscire ad evitarli tutti. Può sembrare uno spettacolo confuso di movimenti affollati e disorientanti, ma il risultato finale è da lasciare a bocca aperta.

I modelli dei personaggi sono coerenti ed estremamente ben definiti, senza nemmeno un fotogramma di rendering fuori modello. Uno dei tratti distintivi di Macross Plus è la combinazione pionieristica di animazione tradizionale e CGI, un aspetto innovativo per la metà degli anni Novanta. Scene come le esibizioni digitali di Sharon Apple e i combattimenti aerei tra i caccia YF-19 e YF-21 sono rappresentazioni straordinarie di fluidità e dinamismo visivo. Questi elementi hanno stabilito nuovi standard nell’industria dell’animazione, influenzando opere successive come Cowboy Bebop e Ghost in the Shell.

Sebbene le sequenze d’azione siano tecnicamente impeccabili, il bilanciamento con il lato umano è talvolta carente. Le battaglie spettacolari dominano, a scapito delle riflessioni più intime, riducendo il potenziale impatto emotivo delle dinamiche tra i protagonisti. Questo va anche a discapito di una maggiore caratterizzazione dei personaggi, che spesso risultano invece superficiali e scontati.

Nonostante il tempo trascorso, Macross Plus rimane un’esperienza visiva e sonora senza pari. Come ha scritto Forbes: Macross Plus è un tour de force visivo e una profonda esplorazione delle emozioni umane e dell’universo. Che siate attratti dalla sua innovazione tecnica, dai suoi personaggi dalle relazioni complesse o dai suoi temi profondi, questo film ha un che di intramontabile che lo rende attuale ancora oggi. Per chi non conosce il franchise di Macross, è un punto d’ingresso ideale; mentre per i fan di lunga data, una celebrazione del potenziale narrativo e artistico dell’animazione. 

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