NipPop

Il Giappone parla! I film della Shōchiku @ Festival del Cinema Ritrovato

25 Giugno 2014
Laura Mugnai

Come nelle ultime due edizioni, anche quest'anno il Festival del Cinema Ritrovato di Bologna presenta una sezione interamente dedicata alla progressiva transizione dal muto al sonoro nel cinema giapponese.

In co-produzione con il National Film Center – The National Museum of Modern Art di Tokyo, la retrospettiva porterà nelle sale del Cinema Lumiére preziosi lungometraggi giapponesi grazie al lavoro dei curatori Johan Nordström e Alexander Jacoby.
La sezione Il Giappone parla! Parte terza (dal 28 giugno al 5 luglio), come nel caso delle precedenti edizioni, si focalizza non su uno o più autori in particolare, ma sulle case di produzione: protagonista stavolta è la Shōchiku, nata nel 1895 su iniziativa dei fratelli Otani Takejirō e Matsujirō. Se le sue prime attività vertono esclusivamente sugli spettacoli kabuki, nel 1920 si apre alla produzione cinematografica specializzandosi in jidaigeki; in seguito la Shōchiku si caratterizza per l'impronta realista dei suoi film e per essere l'unica casa di produzione con cui lavora il regista Ozu Yasujirō.

Dagli anni Trenta in Giappone i film muti si affiancano ai sonori nella produzione nazionale; solo nel 1936 il sonoro arriva a rappresentare la maggioranza, sebbene la realizzazione di film muti perduri ancora fino alla Seconda Guerra Mondiale. Scopo della retrospettiva è illustrare questo cambiamento tecnologico nella tormentata esperienza della modernità attraverso film talvolta mai giunti in Italia. I titoli:
Hanayome no Negoto (1933) di Gosho Heinosuke – Ureshii Koro (1933) di Nomura Hiromasa – Nakinureta Haru no Onna yo (1933) di Shimizu Hiroshi – Tonari no Yae-chan (1934) di Shimazu Yasujirō – Shunkinsho: Okoto to Sasuke (1935) di Shimazu Yasujirō – Gubijinso (1935) di Mizoguchi Kenji – Ojo Okichi (1935) di Takashima Tatsunosuke – Hitori Musuko (1936) di Ozu Yasujirō.

 

Prossimi eventi

Articoli recenti

“Totto-chan: the little girl at the window”, una scuola di vita e una speranza in guerra

Basato sul romanzo autobiografico di Kuroyanagi Tetsuko, Totto-Chan: the little girl at the window è la storia di una bambina che frequenta una scuola atipica, dove impara il modo con cui vivere nel mondo essendo sempre sé stessa. Uscito nel dicembre 2023 in Giappone, la pellicola è stata presentata  in anteprima in Italia al 24 Frame Future Festival, ed è un dolce ritratto di un’infanzia quasi idilliaca, bruscamente fermata dalla seconda guerra mondiale.

Leggi tutto

Blue Eye Samurai: Il costo della vendetta

1656. Un samurai avanza solitario lungo una strada innevata mosso soltanto dal suo desiderio di vendetta. Questo è l’incipit di Blue Eye Samurai, una serie che riprende il classico topos letterario e cinematografico del rōnin in cerca di vendetta e lo trasforma in un capolavoro dell’animazione moderna, con colpi di scena avvincenti e una trama tutt’altro che banale che vi faranno rimanere con il fiato sospeso fino alla fine.

Leggi tutto

NipPop Goes to Buffalo: A Report on Replaying Japan 2024

Studying Japanese pop culture requires us to consider its expansion and diffusion within, without and in-between Japan as a nation-state and as a media landscape. Sometimes literally, as research fellow Luca Paolo Bruno did traveling to Buffalo, NY, to attend the Replaying Japan 2024 conference. Replaying Japan is a series of academic conferences organized under the auspices of the Ritsumeikan Center for Game Studies (RCGS) of Ritsumeikan University in Kyōto, Japan, since 2012, and focused on the study of Japanese Games.

Leggi tutto