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Bleach

28 Dicembre 2018
Gioele Albertini

Bleach è un manga shōnen scritto e disegnato da Kubo Tite. Pubblicato a partire dal 2001 sulla famosa rivista Weekly Shōnen Jump, si è concluso nel 2016. In Italia il manga è edito da Panini, fra il 2006 e il 2017.

La storia è incentrata su Ichigo Kurosaki, studente liceale quindicenne con il particolare dono di comunicare con gli spettri. La sua vita viene completamente stravolta quando conosce una misteriosa ragazza di nome Rukia Kuchiki. Lei gli rivela di essere una Shinigami (“Dio della morte”), un potente spirito che ha il compito, insieme ad altri come lei, di trasportare le anime in un luogo chiamato Soul Society (corrispondente grosso modo al Paradiso), di cui proprio gli Shinigami sono i guardiani. Sempre a loro spetta il compito di cacciare e purificare gli Hollow, creature mostruose nate da persone morte nel rimorso, che adorano mangiare le altre anime.
Dopo aver incontrato Rukia, la famiglia di Ichigo viene attaccata proprio da un Hollow in cerca del ragazzo. Nel tentativo di proteggerlo, la giovane Shinigami viene gravemente ferita e decide quindi di trasferire il suo potere a Ichigo per consentirgli di salvare i suoi cari. Il giovane diventa così uno Shinigami e si assumerà il compito di essere temporaneamente il sostituto di Rukia, in attesa che i poteri vengano ripristinati. Il futuro però avrà in serbo numerose altre sorprese per lui e per alcuni dei suoi amici, anche loro dotati di particolari abilità.

Bleach ha goduto fin da subito di un incredibile successo, diventando immediatamente una delle serie di spicco di Shōnen Jump, di cui è tuttora uno dei titoli di maggiore incasso nella storia del magazine, quasi ai livelli dell’altrettanto famoso Naruto. Il successo ha portato alla produzione di una altrettanto nota serie animata nel 2004, abbastanza fedele al manga ma anche con numerosi archi narrativi originali. Si susseguirono poi videogiochi, film d’animazione e, nell’estate di quest’anno, un live-action. Qui parliamo proprio di quest’ultimo.
Il film è stato annunciato dallo stesso Kubo ad agosto 2016, poco prima della conclusione del manga. Si tratta di una trasposizione del primo arco narrativo, quello dove il giovane Ichigo incontra Rukia ed entra in possesso dei suoi nuovi poteri.

Per quanto riguarda l’ordine cronologico degli eventi è abbastanza fedele al fumetto, anche se una buona fetta di episodi secondari e scene comiche è stata tagliata per focalizzarsi sull’aspetto serio della storia principale. La continuità risulta comunque molto fluida e i concetti fondamentali che mandano avanti la trama vengono comunque spiegati. Direi che l’unico cambiamento a livello temporale davvero evidente riguarda l’introduzione dei due Shinigami Renji Abarai e Byakuya Kuchiki, che hanno il compito di riportare Rukia nella Soul Society: mentre nel fumetto appaiono solo verso la fine dell’arco narrativo e con un ruolo marginale, nel film vengono introdotti molto prima, acquisendo così un ruolo fondamentale sul quale si concentra la seconda metà della pellicola. La modifica, di fatto, consente un approfondimento migliore del rapporto tra Ichigo e il mondo degli Shinigami, nonché una maggiore enfasi sul suo allenamento per essere il migliore e proteggere i suoi cari, concetto fondamentale nel manga.

Un aspetto che invece può deludere i fan riguarda le figure di Yasutora Sado e Orihime Inoue, compagni di classe di Ichigo. Il loro ruolo nel manga è rilevante, in quanto aiutano lui e Rukia nella loro lotta con gli Hollow, scoprendo allo stesso tempo di avere misteriosi poteri. Nel film, invece, sono relegati a comparse, a volte comiche; inoltre l’atteggiamento di gelosia manifestato da Orihime verso Rukia nel manga appare molto più tardi e tratteggiato in modo più leggero. Lo stesso processo di esclusione dalla trama lo ritroviamo anche in relazione alla figura del misterioso droghiere Kisuke Urahara, amico di Ruki: da ottimo dispensatore di consigli per Ichigo, diventa nel film una semplice comparsa.
Bisogna però precisare che, nonostante tutto questo, la fine della pellicola allude a un possibile sequel incentrato sul secondo arco narrativo del manga, in cui i ruoli dei personaggi sopra menzionati potrebbero essere più rilevanti.

Per quanto riguarda invece gli aspetti esteriori del film, come per il live-action di Mob Psycho 100 , anche in Bleach attori ed effetti speciali hanno subito attirato la mia attenzione, lasciandomi piacevolmente sorpreso. Ogni singolo attore, a prescindere dalla sua reale età, sembra davvero che rispecchi le caratteristiche fisiche che gli spettano: per esempio gli interpreti di Ichigo e dei suoi amici sembrano davvero studenti liceali. Passando invece agli effetti speciali, normalmente da un live-action di produzione giapponese ci si aspetta purtroppo una scarsa resa di essi, qui invece i vari incantesimi e trasformazioni sono tutti ben fatti. Gli Hollow poi sono resi in maniera incredibile, legandosi molto bene alle ambientazioni “realistiche” circostanti. L’effetto speciale migliore del film.

In sintesi Bleach è stata una piacevole sorpresa, che mi ha interessato per tutta la sua durata: non c’è stato momento in cui non ho avuto voglia di vedere come finiva.
L’unico aspetto negativo che si possa rilevare nel film è la distribuzione poco omogenea dei ruoli ai vari personaggi, anche se la trama in sé ne risente comunque poco.
Penso che Bleach possa rivelarsi una gradevole esperienza per tutti, anche per i lettori del manga. Sono d’accordo che alcuni elementi potrebbero non essere facili da digerire ma comunque ritengo che questa pellicola meriti una possibilità.

 

 
 
 

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