I dorayaki sono dei tipici dolcetti realizzati farcendo due piccoli pancakes con l'an (anche noto come anko), la marmellata di fagioli rossi azuki.
Il chiosco che Sentarō gestisce – senza troppo entusiasmo – a Tokyo vende dorayaki e l’uomo, nella ricerca di un assistente part time, si imbatte in Tokue, anziana settantenne desiderosa di lavorare per lui.
Data l'età avanzata e il brutto aspetto delle sue mani deformi, il biglietto da visita perfetto per Tokue (inesplicabilmente ribattezzata “Toku” nel titolo italiano) è l'an che prepara con dedizione e precisione, tanto da convincere l'uomo. Le vendite crescono assieme alla pace interiore dei due e di Wakana, adolescente cliente fissa del chiosco nonché timida amica di Sentarō. Solitudine ed emarginazione sociale si ripresenteranno nella vita dell'anziana, la quale però non smetterà di trasmettere il suo amore per le cose semplici come un dolcetto o un fiore sbocciato, una genuinità che aiuterà Sentarō a ritrovare speranza dopo un passato fatto anch'esso di emarginazione.
Sorprendente come una sinossi così essenziale sia riuscita a spaccare la critica in occasione dell’anteprima alla scorsa edizione del Festival di Cannes, dove il film ha aperto la sezione Un Certain Regard. Molto del rumore lo si deve al nome di Kawase Naomi, alla sua settima partecipazione al festival francese. Fotografa di formazione e con un lungo background nel cinema documentaristico (riconoscibile tuttora nella cura dei dettagli e nei movimenti di macchina), la regista ha spesso portato il vissuto personale nei suoi film senza quasi mai sfociare nell'autoreferenzialità fine a se stessa. Ma, similmente a quanto avviene a Venezia con il coreano Kim Ki-duk, la selezione di An è parsa più una scelta di comodo, poco coraggiosa e non all'altezza di molti precedenti lavori di Kawase per l'alto tasso di sentimentalismo e prevedibilità.
Sono in molti a pensare invece che il vero problema di An sia il legame obbligato con l'omonimo libro da cui è tratto, che ha limitato, in sede di sceneggiatura, un miglior approfondimento dei personaggi. Detrattori a parte, molta della languida poeticità di An risiede tanto nella fotografia quanto nella trama, sulla falsariga dei drammi familiari di Koreeda Hirozaku (con il quale l'attrice Kiki Kirin/Tokue ha più volte lavorato). Il risultato è innegabilmente suggestivo, anche se pecca di superficialità.
Titolo originale: あん (An – Sweet Red Bean Paste)
Regia: Kawase Naomi
Sceneggiatura: Sukegawa Durian, Kawase Naomi
Cast: Kiki Kirin, Nagase Masatoshi, Uchida Kyara, Asada Miyoko
Durata: 113 minuti