NipPop

Tōkyō Ghoul: quando l’horror cannibale incontra la discriminazione di massa

11 Marzo 2017
Martina Pedretti

Tōkyō Ghoul (Tōkyō gūru 東京喰種) è uno dei manga dark fantasy più famosi nel panorama internazionale. La serie, scritta e disegnata da Sui Ishida, è pubblicata in Italia da J-Pop, che ha tradotto tutti i quattordici volumi.

Visto il successo, sono state create anche due serie anime, mentre un film live action è previsto per l’estate 2017. Il protagonista è Ken Kaneki, un giovane studente universitario al quale, in punto di morte, vengono trapiantati organi di un ghoul, ovvero un’entità soprannaturale.

La storia è ambientata nella Tōkyō dei giorni nostri, sconvolta dalla furia omicida di alcuni temibili ghoul, mostri che bramano la carne umana. Ken Kaneki è un eccellente studente universitario che ama leggere, ma la sua quotidianità sarà sconvolta dall’incontro – in un bar – con Rize, una ragazza piena di fascino. Rize si rivela presto un ghoul intenzionato di fare di Ken la sua preda. La ragazza riesce a ingannare Ken, portandolo in un luogo appartato e lo colpisce ripetutamente, lasciandolo in fin di vita. All’improvviso, da un edificio in costruzione, cadono alcune travi che colpiscono Rize, uccidendola sul colpo. Ken viene portato d’urgenza all’ospedale e il chirurgo che si occupa di lui, nel tentativo disperato di salvargli la vita, gli trapianta proprio gli organi di Rize. A Ken basterà poco per realizzare che non è più il ragazzo comune che era una volta: ora è diventato un mezzo ghoul. Da qui in poi la storia si sviluppa intorno alla sopravvivenza di Ken in una città disseminata di esseri disumani pronti a tutto pur di accaparrarsi della carne umana, e intorno a come il protagonista riuscirà a stabilire il proprio “territorio di caccia” in un luogo che pullula di mostri senza pietà.

 

Il simbolo che contraddistingue Ken è la maschera di cuoio che copre il suo sekigan, ovvero l’occhio da ghoul le cui pupilla e sclera diventano rispettivamente rossa e nera, con delle piccole venature vermiglie. Questa particolare modalità si attiva nel momento in cui il ghoul diventa estremamente affamato di carne umana.

Tōkyō Ghoul trasmette un messaggio importante rivolto alla discriminazione di massa: i ghoul vengono inseguiti, condannati e colpevolizzati senza tener conto che non tutti sono cannibali senza pietà, ma che anzi, alcuni di loro preferiscono cibarsi di cadaveri piuttosto che di esseri viventi. La storia può sembrare molto cruda, ai limiti dell’horror splatter, ma per chi vuole avvicinarsi al genere pian piano è la scelta ideale.

I quattordici volumi della serie manga editi da J-Pop si possono trovare in tutte le fumetterie, oppure sono acquistabili sul sito della casa editrice stessa.

"Io non sono nemmeno il protagonista di un romanzo. Sono un semplicissimo studente universitario amante della lettura, come ce ne possono essere tanti. Però… se ipoteticamente si dovesse scrivere un'opera con me come protagonista… si tratterebbe indubbiamente… di una tragedia."

— Ken Kaneki, Tōkyō Ghoul, Capitolo 1

 

Prossimi eventi

Articoli recenti

Midnight Diner e Samurai Gourmet: gustare lo spazio urbano

Non è un segreto che, come l’Italia, il Giappone abbia una ricchissima cultura culinaria profondamente intrecciata e collegata alle sue città: dalle semplici e popolari izakaya alla famosa e rinomata cucina kaiseki, la cucina giapponese riflette perfettamente il connubio tra tradizione e modernità che sta alla base dell’identità di questo meraviglioso Paese. Serie tv come Midnight Diner (Shin’yashokudō in originale) e il più recente Samurai Gourmet sono mezzi perfetti per dare un’occhiata, seppur sfuggente, all’interno di questo angolo di cultura giapponese e per gettare luce su come il cibo plasmi la vita nelle città e favorisca connessioni tra individui e comunità diversi. Midnight Diner è una serie televisiva antologica del 2009 composta da tre stagioni, diretta da Joji Matsuoka e basata sul manga omonimo scritto da Yarō Abe. Il programma viene successivamente ripreso da Netflix che, tra il 2016 e il 2019, produce altre due stagioni con il titolo di

Leggi tutto

NipPop x FEFF26 – “Ichiko”, di Toda Akihiro

Cosa significa essere al mondo? Avere consapevolezza di sé ma non avere riconoscimento legale, essere a tutti gli effetti “invisibile” alla società? Ichiko, l’ultimo lavoro del regista Toda Akihiro presentato al Far East Film Festival di Udine, parte da un semplice pretesto narrativo – la misteriosa sparizione di una ragazza – per andare a esplorare problemi strutturali e spesso nascosti insiti nella società giapponese.

Leggi tutto

NipPop x FEFF26 — Ricordi di viaggio e d’amore: “18×2: Beyond Youthful Days”

“Viaggiare è interessante perché non sai mai cosa accadrà” è uno dei motti della solare Ami, partita dal Giappone per un viaggio on the road alla scoperta di Taiwan in compagnia dei suoi fidati acquerelli. Giunta nella movimentata città di Tainan, la sua strada si incrocia con quella di Jimmy tra le mura di uno scialbo karaoke bar di provincia. La ragazza ben presto si guadagna un posto nel cuore del giovane ed impacciato liceale, un posto che ancora occupa a distanza di diciotto anni quando sarà lui, ormai adulto, a partire a sua volta inseguendo il ricordo di quell’amore estivo.

Leggi tutto