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Tagame Gengoroh: il ritorno del manga omoerotico a NipPop 2018

1 Maggio 2018
Marlene Manfredini

A NipPop 2018 ritroviamo Tagame Gengoroh (qui in un suo autoritratto), già ospite dell’edizione 2014 con Men’s Liberation, una mostra dedicata alle sue tavole. Principale esponente del manga omoerotico bara, si allontana dal genere di stampo femminile dei boy’s love per presentare un’estetica e una realtà più fisiche e realistiche, riuscendo così a rendere più accessibile il genere alla comunità LGBT.

Tagame Gengoroh (田亀源五郎), classe 1964, debutta come mangaka a 18 anni sulla rivista June, una delle prime dedicate al boy’s love. Dopo questa prima esperienza ancora nel segno dello shōjo, si staccherà dal pubblico delle lettrici femminili per dedicarsi a lavori indirizzati alla controparte omosessuale dei suoi lettori; tra le riviste gay su cui compariranno i suoi lavori si annoverano Sabu, SM-Z e soprattutto G-Men, che lui stesso ha contribuito a fondare. Rompendo la convenzione del tratto delicato e adolescenziale tipica dei boy’s love, Tagame diventa famoso per le sue rappresentazioni iper-mascolinizzate dei corpi, innescando così una rottura e una trasformazione dello stereotipo omosessuale all’interno del mondo dei manga.


Copertina della rivista G-Men realizzata da Tagame

Le storie raccontate nei manga di Tagame sfociano spesso in tematiche BDSM, genere di manga gay nel quale l’autore si è specializzato. Troviamo quindi corpi potenti, muscolosi, dominati da atti di violenza sado-masochista, metafora della necessità del dolore fisico come unica via per sottrarsi alle costrizioni sociali che opprimono il singolo, e raggiungere così la libertà.
Questa caratteristica delle sue opere si fonde con l'ispirazione tratta dagli shunga (lett. “immagini primaverili”) del periodo Edo, una forma d’arte che rappresenta la carnalità dei rapporti sessuali, spesso anche omoerotici. Da questa importanza conferita all'aspetto fisico del disegno, è facile capire perché Tagame si autodefinisca un autore omoerotico anziché semplicemente omosessuale.

Tagame approda in Italia nel 2009 con Racconti Estremi, edito da Black Velvet, a cui seguiranno Virtus (ウィルトゥース) e L’inverno del pescatore (Fuyu no banya 冬の番屋), entrambi pubblicati dalla casa editrice Renbooks, rispettivamente nel 2011 e 2014. Nel 2017 assistiamo però a un cambio di direzione: con  Il marito di mio fratello (Otōto no otto 弟の夫), l’artista si sposta dal genere bara per avvicinarsi a uno stile più introspettivo e adatto a tutte le età, che si interroga sul ruolo della comunità gay all’interno della sociatà giapponese. L’opera arriva in Italia con Panini – Planet Manga, in un’edizione di due volumi tradotta da Simona Stanzani, anche lei ospite di questa edizione di NipPop.

Ritroviamo quindi il tratto tipico di Tagame nella fisicità massiccia di Mike, canadese omosessuale, unito alla tematica dell'incontro con il diverso, inteso sia culturalmente che sessualmente. Nella figura di Mike possiamo vedere l'intera comunità LGBT che si scontra con i preconcetti della società giapponese, che pur non parlando apertamente di discriminazione verso i gay, resta ancorata all'idea della centralità della famiglia tradizionale. Questo scontro si esprime attraverso i dubbi di Yaichi, fratello del defunto marito di Mike. Perché di scontro si tratta: mentre la figlia, con l'innocenza tipica dei bambini, accetta senza domande il rapporto tra Mike e lo zio, Yaichi si preoccupa unicamente che lei possa venire ostracizzata in classe per colpa di Mike; ma sono proprio questi comportamenti a favorire uno stato di chiusura mentale, che insiste nel rifiutare e temere tutto ciò che è diverso.

In un’intervista, Tagame ci racconta come in Giappone molti membri della comunità LGBT provino imbarazzo a comprare manga e riviste direttamente indirizzati a loro, mentre acquistano invece senza problemi boy’s love indirizzati a un pubblico femminile. La rivoluzione artistica messa in atto da Tagame, e il suo essere dichiaratamente gay, hanno però aiutato a rendere i media gay più accessibili alla comunità, tanto da fare di lui un nome importante all’interno del panorama gay mondiale, e per noi un ospite prestigioso in linea con le tematiche di NipPop 2018.

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