Uscito nelle sale giapponesi il 20 luglio scorso e presentato alla 70° edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Kaze Tachinu ha rappresentato anche l'occasione in cui l'attuale presidente dello Studio Ghibli Koji Hoshino ha annunciato alla stampa che Miyazaki “ha deciso che Kaze Tachinu (Si Alza il Vento) sarà il suo ultimo film, ed ora si ritirerà”.
Non sorprende quindi che il genere trattato sia stavolta un biopic correlato da alcuni temi cari al regista settantaduenne come il volo ed il vento (qui più espliciti che mai).
La biografia in questione è quella di Jiro Horikoshi, l'ingegnere dell'aeronautica passato alla storia per aver progettato diversi aerei, tra cui il Mitsubishi A6M Zero adottato poi dall'esercito imperiale nel corso della Seconda Guerra Mondiale, particolare che ha attirato polemiche inconsuete per un regista noto anche per il suo ecologismo e pacifismo.
Dal momento che il giovane Jiro (voce affidata a Hideaki Anno, realizzatore del noto anime Neon Genesis Evangelion) non può pilotare aerei a causa della sua miopia, sogna di costruirne in futuro. Mentre i suoi studi proseguono nella direzione prescelta, un viaggio in treno e un cappello che vola segneranno anche la sua vita privata tramite l'incontro con Naoko.
L'ultimo film del regista (così pare) finisce col coniugare la storia del Giappone nella prima metà del XX secolo con la realizzazione di un sogno personale e la storia di un amore destinato a vita breve come la pace nel Pacifico al tempo della nascita dello Zero Fighter.
Agli occhi di coloro che l'hanno visto, Kaze Tachinu figura nella filmografia di Miyazaki come qualcosa di imperfetto o comunque di insolito per un maestro che ha abituato al suo pubblico ad una certa dose di mondi magici e creature fantastiche (non di rado figlie naturali del folklore nipponico), ma a ben guardare la coerenza con questi elementi c'è: non solo nei temi ricorrenti sopra citati, ma anche nel sogno con il progettista italiano Gianni Caproni e i suoi consigli, negli aeroplani che sembrano fatti di piume (o di carta) e in un protagonista che cresce e, esattamente come Miyazaki, disegna.
Dato l'argomento, è facile avvertire della meccanicità qua e là nei rapporti, ma la bellissima -per quanto effettivamente terribile – sequenza del terremoto nel Kanto del '23 riporta immediatamente ed inevitabilmente lo spettatore nel familiare universo che Miyazaki ha contribuito a creare.
Kaze Tachinu (Si alza il vento , Giappone, 2013)
Regia: Hayao Miyazaki.
Sceneggiatura: Hayao Miyazaki.
Cast: Hideaki Anno, Miori Takimoto, Hidetoshi Nishijima.
Durata: 126 minuti.
Trailer:
Video del red carpet ufficiale della Biennale, Livio Beshir incontra il cast (interprete Giuseppe Gervasio):
Il produttore e la doppiatrice del nuovo lavoro di Miyazaki parlano ai microfoni di Rai Movie (interprete Giuseppe Gervasio):