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Card Captor Sakura – il majokko firmato Clamp

2 Dicembre 2015
Enrica Fiacchi

Chi non ricorda le serie anime Pesca la tua carta Sakura e Sakura, La partita non è finita, trasmesse per la prima volta in Italia nell’autunno 1998 su Italia1? 

Nonostante le numerose censure (modificati i nomi di alcuni personaggi, cambiata l’età e tagliate le scene riguardanti amori non convenzionali) operate dalla Mediaset, la serie è stata molto apprezzata dal pubblico, tanto che la casa editrice StarComics, l’anno seguente, ha iniziato a pubblicare il manga, serializzato in Giappone dalla casa editrice Kōdansha da giugno del 1996 ad agosto 2000 sulla rivista shōjo manga Nakayoshi. In undici volumi, Card Captor Sakura è stato scritto da un gruppo di mangaka composto da Nanase Ōkawa, Mokona, Tsubaki Nekoi e Satsuki Igarashi, conosciute in campo internazionale con il nome di Clamp. Negli anni 80 il team era formato da ben undici membri che si dilettavano a scrivere dōjinshi di Capitan Tsubasa (Che campioni Holly e Benji) e di Saint Seya (I Cavalieri dello zodiaco) in versione BL boys’ love (in Italia conosciuti come yaoi).

Attualmente, le quattro artiste rimaste, si stanno occupando di una nuova serie originale (Gate 7) e di tre sequel (Tsubasa World Chronicle, Drog&Drop e XXXHolic Rei) di opere precedenti, nonché di alcuni progetti secondari come per esempio una mostra delle tavole originali della “maghetta cattura-carte”: organizzata quest’anno a Tokyo, Nagoya e Osaka, ha ottenuto molto successo riavvicinando il pubblico a un fumetto serializzato quattordici anni fa.

La protagonista di Card Captor Sakura è Sakura Kinomoto una vivace bambina di dieci anni che vive con il padre e il fratello maggiore a Tokyo. Come tutte le sue coetanee, frequenta la scuola elementare, ama ritrovarsi con le amiche e affronta i primi amori. Sembrerebbe una ragazzina come tante altre ma in realtà nasconde segreto. Il suo compito è scovare e recuperare tutte le carte magiche create da un potente mago, ormai scomparso, Clow Reed. Queste carte possiedono volontà propria e si divertono a creare scompiglio in città. Una volta ottenute, la protagonista potrà utilizzare la loro magia grazie allo scettro del sigillo regalatole dal custode delle carte Cerberus, soprannominato da Sakura Kero-chan, un piccolo leone alato che la guida nella sua missione. La aiuteranno anche la migliore amica Daidōji Tomoyo, creatrice dei suoi abiti da cattura-carte, e Shaoran Li, un ragazzino cinese discendente del creatore delle carte.

Nel corso della sua avventura non saranno presenti veri e propri antagonisti, ma figure il cui obiettivo è far crescere, maturare e comprendere a Sakura se stessa e i propri sentimenti. Sono proprio questi ultimi il perno dell’opera. Il tema principale è, infatti, la comprensione dell’amore in tutte le sue forme e l’importanza dei legami nati grazie a esso. Che sia un rapporto tra una studentessa e un professore, tra un bambino e un adulto, tra persone dello stesso sesso, gli occhi puri di Sakura non vedranno alcuna differenza, non saranno turbati, ma anzi capiranno quanto l'amore sia forte e variegato.

Il tratto delicato, la cura per i dettagli e le ricorrenti decorazioni floreali conferiscono al manga un classico stile shōjo, in linea con il target adolescente della rivista giapponese per ragazze Nakayoshi (famosa per manga come Candy Candy, Bishōjo Senshi Sailor Moon , Tokyo Mew Mew e Shugo Chara).

In Card Captor Sakura si ritrovano molti elementi tipici della narrativa delle Clamp: la presenza di spiriti, della magia, di esseri viventi creati artificialmente, di relazioni amorose non convenzionali, di un altro mondo e di un ineluttabile destino già scritto.

Nonostante siano passati molti anni, Sakura non è stata dimenticata dai suoi fan. In Giappone, al Tokyo Bridal Festa 2011, evento dedicato agli aspiranti sposi, è stato mostrato uno splendido abito da sposa ispirato a Sakura Kinomoto e ai numerosi outfit che indossa nel fumetto. Nel 2014, nei negozi giapponesi c’è stata una vera e propria inondazione di nuovi gadget tra cui le carte di Clow, diverse statuine, gioielleria, peluche, borse, scarpe e abiti; nel 2015, per l’anniversario della rivista Nakayoshi, una nuova edizione del manga con illustrazioni inedite è comparsa sugli scaffali delle fumetterie. Anche in Italia una nuova edizione è stata messa in vendita da StarComics nel 2011 con un nuovo formato, illustrazioni a colori negli albi e traduzioni corrette.

Ma cosa ha mantenuto vivo in tutti questi anni l’interesse dei fan per la maghetta?

Una caratteristica fondamentale del quartetto di mangaka Clamp sono i cross overs, incroci narrativi tra le loro opere. Le storie non sono mai veramente concluse perché nuovi manga potrebbero contenere sviluppi, rivelazioni e dettagli ulteriori. Le opere per eccellenza che rappresentano questo aspetto sono Tsubasa Reservoir Chronicle, Tsubasa World Chronicle, XXXHolic e XXXHolic Rei. Nella saga di Tsubasa troviamo un adolescente, Shaoran, che viaggia attraverso varie dimensioni alla ricerca delle piume che racchiudono i ricordi della sua amata Sakura. Nei loro viaggi, i due ragazzi incontreranno vecchie conoscenze per i fan delle mangaka, tra cui la stessa Sakura di Card Captor, comparsa in aiuto della sua altra se stessa.

Le avventure di Sakura hanno incantato grandi e piccini in tutto il mondo e grazie alla pubblicazione di Tsubasa World Chronicle molti nuovi ragazzi si stanno avvicinando a quest’opera delicata e innocente, che parla di amore e speranza nel futuro.
 

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