In un futuro remoto l’esistenza degli androidi mette in discussione l’utilità degli esseri umani. Dall’opera Klara e il sole nasce un inevitabile confronto tra gli esseri umani e le macchine, dalle quali siamo sempre più dipendenti.
“Tu credi al cuore umano? Non intendo semplicemente l’organo, ovvio. Parlo in senso poetico. Il cuore umano. Tu credi che esista? Qualcosa che rende ciascuno di noi unico e straordinario?”
Pubblicato nel 2021 da Einaudi e tradotto da Susanna Basso, Klara e il sole è l’ottava opera scritta dall’autore nippo-britannico, Kazuo Ishiguro (Nagasaki, 8 novembre 1954). Nonostante le chiare radici giapponesi infatti, Ishiguro ha vissuto fin dall’età di cinque anni in Gran Bretagna a seguito di quello che doveva essere, almeno inizialmente, un breve soggiorno dovuto alla volontà dei genitori. Proprio grazie alla sua posizione liminare fra le due culture però, è riuscito a sviluppare un peculiare punto di vista letterario, come da lui dichiarato durante un’intervista, una caratteristica che si riflette anche nel suo stile di scrittura. Nel 2017 gli è stato attribuito il premio Nobel per la letteratura grazie alla forza emotiva presente nelle sue opere, che svela l’abisso sottostante il nostro illusorio senso di connessione con il mondo.
Klara e il sole è il primo romanzo pubblicato da Ishiguro dopo il premio Nobel e appartiene al genere della distopia. La storia ci trasporta in un mondo ambientato in un futuro apparentemente non troppo lontano che ha diversi aspetti in comune con il presente. Già nella prima pagina infatti troviamo la descrizione del viavai di una città che potrebbe tranquillamente appartenere all’epoca contemporanea. E’ qui che si inserisce però la nota di differenza rispetto al nostro presente e che caratterizza questa realtà: la presenza degli androidi.
Già dal titolo veniamo introdotti al personaggio di Klara, che non è però un essere umano, bensì un’Amica Artificiale (A.A.), una tipologia di androide a energia solare la cui funzione è quella di tenere compagnia ai bambini in attesa che crescano e possano andare al college.
I bambini e i ragazzi sono infatti sempre più soli in un mondo in cui la socialità viene sacrificata a causa delle modalità con cui viene impartita l’istruzione.
E’ così che Klara fa la conoscenza di Josie, una ragazza di circa 14 anni, sottoposta a un misterioso “potenziamento”, che le ha però causato alcuni problemi di salute. Attraverso gli occhi e la personalità innocente ma allo stesso tempo acuta di Klara osserviamo il mondo creato dalla penna di Kazuo Ishiguro, che decide di lasciare nella narrazione diverse zone d’ombra. Molte sono infatti le domande sul world building e sull’ambientazione che non trovano risposta, che sono lasciate all’immaginazione del lettore. Secondo l’opinione di alcuni critici, questa caratteristica della scrittura di Ishiguro potrebbe essere un segnale di scarso lavoro di approfondimento, ma in realtà costituisce il tratto distintivo dell’opera, alleggerisce il testo rendendolo più fruibile nonostante le difficili tematiche trattate.
Il romanzo ruota infatti sostanzialmente attorno a una riflessione sui temi della solitudine e dell’inquinamento, presentati dal punto di vista di Klara. L’androide grazie alla sua mente analitica e alla sua grande capacità di osservazione, riesce infatti a scomporre in piccoli tasselli la realtà comprendendo quelli che sono i suoi fondamenti. Klara, come suggerito anche dal titolo, ha poi un rapporto particolare con il sole, che considera una vera e propria divinità, ed è proprio in nome di questa convinzione che compierà determinate azioni nel corso della storia. Queste iniziative trainano la riflessione sul rapporto uomo – natura, che comporta, di conseguenza, anche delle considerazioni riguardo l’inquinamento umano.
L’altra sfera tematica presente nel romanzo riguarda l'esistenza delle intelligenze artificiali e dei quesiti che nascono dal loro confronto con gli esseri umani. Quali sono le caratteristiche che ci rendono umani? L’uomo sarà sostituito dalle macchine? Gli esseri umani diventeranno inutili?
Queste sono solo alcune delle domande che sorgono dalla lettura di questo romanzo in cui, pagina dopo pagina, scopriamo la realtà ambigua e per molti versi inquietante che si nasconde sotto la superficie.