L’idea di questa piccola rubrica “Oldies but goldies” nasce dall’idea di presentare drama di qualche anno fa che hanno lasciato il segno nell’immaginario televisivo – e nel fandom!
Cominciamo con Last Friends (ラスト•フレンズ, abbreviato anche in Rasufure), drama di genere drammatico trasmesso dall’emittente Fuji TV nella primavera del 2008, nello slot della seconda serata del giovedì.
Michiru (Nagasawa Masami) è una ragazza dal carattere timido e passivo, che la rende oggetto di bullismo sul suo posto di lavoro e vittima del menefreghismo della madre. È impegnata sentimentalmente con Sōsuke (Nishikido Ryō), un impiegato dei servizi sociali per i minori, e ben presto si trasferisce a casa sua per convivere. Colui che sembrava essere l’unico sostegno della ragazza purtroppo mostra da subito di essere molto possessivo e violento, e ben presto Michiru finisce nell’incubo delle violenze domestiche.
Michiru incontra per caso un’amica delle superiori con cui aveva perso i contatti, Ruka (Ueno Juri), motociclista appassionata di motocross, e in breve tempo inizia a frequentarne anche i coinquilini: Takeru (Eita), giovane parrucchiere e make up artist, ed Eri (Mizukawa Asami), stewardess.
Sōsuke non vede di buon occhio queste amicizie e scarica ulteriore violenza su Michiru. La ragazza esasperata si rifugia nella Share House dei suoi amici, una realtà più serena per lei ma turbata comunque da diversi problemi che sorgono tra i personaggi.
Ruka infatti si è innamorata di Michiru e vorrebbe difenderla da Sōsuke, ma al contempo convive con il dubbio crescente di essere affetta da un disturbo di identità di genere. Takeru è innamorato a sua volta di Ruka, ma dietro a questo amore non ricambiato ci sono i traumi infantili che hanno creato in lui una vera e propria fobia del sesso. Eri invece è una ragazza estroversa che sotto l’aspetto allegro nasconde una solitudine incolmabile. Ha molti flirt e storie occasionali e superficiali anche con uomini sposati, che la fanno però cadere sempre più nella depressione.
Purtroppo questa realtà sofferta ma votata al sostegno reciproco viene distrutta da Sōsuke, che attacca fisicamente Takeru e Ruka. Michiru lascia per l’ultima volta la Share House quando Ruka le confessa i suoi sentimenti, ma tornando a casa di Sōsuke rimane di nuovo vittima delle sue angherie. Dopo averla violentata un’ultima volta, il giovane si rende conto delle sofferenze che sta infliggendo alla fidanzata, e si toglie la vita.
Il seguito è raccontato in uno Special TV. Michiru è rimasta incinta ma la gravidanza le crea problemi di salute. Nonostante tutto decide di tenere il bambino, ma scappa a causa dei suoi sensi di colpa. Quando Rumi (Ru da Ruka e Takeru, e Mi da Michiru) nasce tra tante difficoltà, Michiru si trasferisce di nuovo a vivere nella Share House insieme a Ruka e Takeru.
Il drama tocca moltissimi temi molto forti: le violenze domestiche, le problematiche LGBT, i traumi dovuti alla violenza e il rapporto con il sesso.
Il principale e quello che ha fatto maggior scalpore è quello delle violenze domestiche, raccontato nelle sue molteplici sfaccettature: possessività, isolamento della vittima dal mondo esterno e instillazione del senso di colpa, violenze fisiche e sessuali. Da questo punto di vista il drama ha puntato l’attenzione mediatica su un tema che in Giappone era ancora poco conosciuto.
Le tematiche LGBT non sono invece affrontate in modo approfondito e il risultato è una certa confusione tra orientamento sessuale e identità di genere. Non si può comunque negare che il personaggio di Ruka non sia per nulla visto in modo negativo, quindi l’esperimento della sceneggiatura risulta per lo meno coraggioso.
Nonostante la sceneggiatrice Asano Takeo lo neghi in alcune interviste, i personaggi di Michiru e Ruka ricordano sia nei nomi sia nella caratterizzazione la coppia lesbica di Haruka e Michiru dal celebre shōjo manga e anime Sailor Moon. Ruka infatti porta i capelli corti ed è una motocrosser come Haruka, e alcune scene legate alle gare di motocross e alla discriminazione che Ruka subisce dagli altri motociclisti, sono molto simili ad altre dell’anime (in particolare all’episodio 98). Persino la sigla iniziale e l’immagine della title card con i personaggi distesi su sfondo bianco e legati da nastri rossi ricordano un’illustrazione della mangaka Takeuchi Naoko (utilizzata ad apertura dell’ Act 47 del manga).
Il drama ha avuto un successo di pubblico e di critica davvero incredibile, con una media di rating intorno al 17% con picchi al 22,8%, che ha portato anche alla realizzazione di uno special.
Ha ricevuto moltissimi premi e ha sbancato ai Television Drama Accademy Awards, durante i quali è stata premiata anche la sigla Prisoner of Love cantata dalla famosa cantautrice Utada Hikaru.
Link utili:
Sito ufficiale del drama
La serie è raccolta, insieme allo special, in un DVD Box reperibile sui principali siti di importazione di prodotti giapponesi.
Altre speculazioni sulle somiglianze tra Last Friends e Sailor Moon a opera dei fan: lastfriends.livejournal.com