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La bonifica di Fukushima in un manga

18 Luglio 2014
Andrea Funaro

Un manga che racconta le operazioni di pulizia della centrale nucleare Fukushima Dai-Ichi, dopo la catastrofe del marzo 2011.
L’autore, Kazuto Tatsuta, racconta di aver iniziato per un senso di missione: voleva dare una mano, e dopo essersi accertato che il livello di radiazioni restasse sotto il limite legale annuo di 20 millisievert, ha accettato il lavoro presso la centrale.

Il manga, intitolato 1F: The Labour Diary of Fukushima Daiichi Nuclear Power Plant (いちえふ 福島第一原子力発電所労働記), racconta la quotidianità degli addetti alla centrale e dei locali: storie ordinarie, che sembrano straordinarie proprio perché viene dipinta una realtà a cui non tutti possono accedere.  Kazuto Tatsuta, che ha voluto usare un nome d’arte per poter continuare a svolgere il proprio lavoro presso la centrale, non lo considera un luogo pericoloso. Le uniche scomodità derivate dall’obbligo di portare tutto il giorno la maschera e la tuta si presentano nel momento in cui arriva il bisogno di urinare, oltre al fatto di non poter prendere appunti per i disegni futuri, ha dichiarato. Per questo motivo, disegna a memoria.

Anche se la TEPCO (Tokyo Electric Power Company) rilascia regolarmente notizie sull’avanzamento dei lavori e le condizioni della centrale e invita ogni anno i giornalisti all’interno dell’impianto, ci sono comunque cose che restano nascoste agli occhi dei media e, di conseguenza, della popolazione. L’autore ne è consapevole, e spera che questa sua opera possa fare un po’ d’ordine alle notizie parziali e confuse che giornali e TV spesso riportano, e mostrare a tutti la sua verità.

Il manga, stampato inizialmente in 150 mila copie, ha avuto grandissimo successo in Giappone, e ci sono piani per un secondo numero e un’edizione in inglese, francesce e tedesco.

Il primo capitolo di Ichi-Efu può essere letto tradotto in inglese sulla pagina Facebook del manga: ICHIEFU

Account Twitter dell’autore: @TatsutaKazuto

Pagina Facebook del manga: ichiefu

 

Fonti:

 

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