Continua l’accorta politica di Nintendo a supporto di software house esterne per realizzare videogiochi in esclusiva per Nintendo Switch. Fra gli annunci più interessanti degli ultimi tempi c’è la pubblicazione a luglio di Deadly Premonition 2: A Blessing in Disguise, il ritorno di uno dei survival horror più discussi e celebrati di sempre.
Lanciare una nuova console a metà del ciclo di sette od otto anni che rappresenta la vita media delle cosiddette generazioni videoludiche, durante una console war che pareva già vinta senza difficoltà dalla Playstation 4 di Sony, è stato visto come un azzardo dalla maggior parte degli opinionisti del settore. Eppure, Nintendo Switch, disponibile dal marzo 2017, si è presto affermata come la console dal ritmo di vendita più veloce di sempre, superando in pochi mesi le performance della precedente Wii U e facendone dimenticare la sfortuna commerciale. Senza crogiolarsi nel successo della console, che dispone di molti dei migliori videogiochi dell’attuale generazione, Nintendo ha fatto scelte accorte per restare sulla cresta dell’onda. Una di queste è stata la maggiore apertura nei confronti di sviluppatori di terze parti, decidendo di sostenere il porting di titoli multipiattaforma di successo come Skyrim o The Witcher 3. Inoltre, si sono favorite le collaborazioni con software house esterne all’universo Nintendo, non esitando a riprendere franchise iniziati su altre console.
Un esempio significativo è Deadly Premonition, titolo del 2010 sviluppato fra mille difficoltà da Access Games e inizialmente disponibile per Xbox 360 e Playstation 3. Il survival horror giapponese più discusso dell’inizio del decennio (celebrato col Guinness World Record come il titolo più polarizzante la critica) è tornato a nuova vita su Nintendo Switch il 5 settembre 2019 col titolo Deadly Premonition: Origins. Simultaneamente è stato annunciato il proseguimento del franchise nella forma di un sequel in esclusiva Nintendo Switch, che ora sappiamo essere previsto per il 10 luglio 2020. Il gioco, intitolato Deadly Premonition 2: A Blessing in Disguise, vede il ritorno alla regia del game designer Suehiro “SWERY” Hidetaka, già autore dell’originale e acclamato maestro del videogioco investigativo, al quale ora può ritornare con un budget consistente, dopo l’interessante ibrido puzzle-platform a tema horror The Missing: J.J. Macfield and the Island of Memories.
Il trailer e i contenuti promozionali pubblicati finora – principalmente bozzetti – provano la volontà del team di sviluppo di soddisfare le aspettative dei fan del titolo originale. A Blessing in Disguise è stato presentato come un sequel e al contempo un prequel rispetto alle controverse vicende del primo capitolo, diviso fra le investigazioni su vecchi casi dell’agente FBI Aaliyah Davis nella Boston del 2019 e le ricerche di 14 anni prima del detective Francis York Morgan nella cittadina di Le Carré, in Louisiana. Le informazioni diffuse finora fanno intuire che le sezioni del passato, dove si torna a controllare il protagonista dell’originale, siano il centro dell’esperienza, espandendo la stimolante combinazione presente in Deadly Premonition di esplorazione open world, raffinate componenti survival e surreali sezioni in ambienti paranormali.
Torneranno anche i numerosi minigiochi che inframezzano l’avventura e che hanno fatto parlare del primo capitolo come di un incrocio fra Resident Evil IV e Shenmue. Laddove quello si ispirava alla serie Twin Peaks di David Lynch, distinguendosi per l’enciclopedica conoscenza del cinema noir e thriller e della tradizione del videogioco horror giapponese, A Blessing in Disguise sembra essere vicino per tematiche e ambientazione alla prima stagione di True Detective. Tutte le illazioni e i misteri, che ben si addicono a questo gioco, avranno risposta nel mese di luglio. Ai possessori di Nintendo Switch consigliamo nell’attesa di (ri)giocare Deadly Premonition, ora al prezzo di soli 15 euro sullo store di Nintendo.
Fonti: MOSHI-MOSHI NIPPON, Gematsu