Shiro. Una vita insieme a un gatto (Shiro ga ite) è un manga jōsei creato dalla fumettista Nishi Keiko. In Giappone è stato serializzato, a partire dal 2015, sulla rivista Zōkan Flowers di Shōgakukan e, in seguito, è stato pubblicato anche in formato tankōbon, dallo stesso editore. In Italia è stato edito nel 2019, in un unico volume, nella collana Showcase di Dynit Manga, con traduzione a cura di Anna Specchio.
Shiro. Una vita insieme a un gatto narra la storia della famiglia Ōsawa, composta da Takeshi, Eriko e i loro figli Mami e Wataru. I personaggi sono molto realistici, così come realistica è la situazione proposta. Viene presentata una struttura familiare tipica e i ruoli all’interno di essa sono prestabiliti: Takeshi, il padre sempre impegnato nonché uomo d’affari di successo; Eriko, la madre casalinga, servile e accondiscendente; Mami, l’adolescente ribelle; e infine Wataru, il ragazzino introverso schiacciato dalla paura del fallimento.
Il racconto si apre con due novità per gli Ōsawa: l’acquisto di una nuova casa e l’arrivo in famiglia di Shiro, un micetto scontroso e indipendente. Benché indesiderato e non esattamente simpatico, sarà presente nei momenti più tristi e difficili per la famiglia e saprà, a proprio modo, farsi amare da tutti.
La famiglia è ritratta nella quotidianità della convivenza con Shiro, in un arco temporale che ricopre 17 anni, ovvero tutta la vita del felino e alcune tappe fondamentali della vita dei quattro umani.
Ognuno di loro cela dei segreti, e non tutte le problematiche che emergono sono banali e trascurabili: fin dalle prime pagine appare chiara una mancanza di comunicazione e comprensione reciproca. Il padre, in particolare, non si sforza di guardare il mondo con gli occhi dei figli, cercando troppe volte di imporsi senza mettere sé stesso in discussione. Dal canto loro, i due ragazzi, sono alla disperata ricerca di un modo per affermarsi, tanto all’interno delle mura domestiche quanto all’esterno. Con il senso critico tagliente e gli atteggiamenti sprezzanti che caratterizzano l’età adolescenziale, desiderano allontanarsi quanto più possibile dal modello offerto dal loro nucleo familiare.
Nel corso del tempo il rapporto di coppia cambia e si incrina, mentre i figli crescono e fanno progetti, diventando indipendenti. Si assiste dunque a un’evoluzione importante, che risulta in un ribaltamento dei ruoli e delle situazioni: i personaggi apparentemente più deboli si rivelano essere i più determinati, e diventa via via più evidente quanto sia labile il confine tra successo e sconfitta.
Shiro, che molto spesso rimane in secondo piano rispetto agli avvenimenti che si susseguono, è di fatto il protagonista della storia perché fa da collante fra i vari membri della famiglia i quali, verosimilmente, sono più volte e su più fronti in pieno disaccordo.
Ed è proprio l’ordinarietà dei personaggi e degli avvenimenti a evocare sensazioni e vicende nelle quali ogni lettore ha la possibilità di immedesimarsi.
Sono 7 i capitoli di questo slice of life breve ma intenso, in cui Nishi Keiko tratteggia una realtà pungente, regalandoci una lettura dolceamara che ci induce a interrogarci e a riflettere sul significato di famiglia.