Sakurai Ami è diventata famosa in Giappone come giornalista grazie alla sua inchiesta sul fenomeno dell’enjo kosai (una forma di prostituzione giovanile), che tra il 1995 ed il 2000 ha conosciuto un vero e proprio boom tra le giovani donne giapponesi.
Il suo esordio come scrittrice avviene grazie al romanzo Un mondo innocente (uscito in Giappone nel 1996-97 e in Italia nel 2006 per la casa editrice Newton Compton), opera che, nonostante sia stata accolta con stupore e sconcerto dal grande pubblico, le ha assicurato un enorme successo soprattutto tra le giovani lettrici, le quali la considerano una contestatrice dell’attuale condizione femminile nel Giappone. Un mondo innocente è la storia cruda e dolorosa, narrata in prima persona, di Ami, una diciassettenne giapponese che si prostituisce adescando i suoi clienti online. Ami è una ragazza estremamente disillusa, che prende la sua attività come un obbligo, ma che è segretamente legata al fratello da una passione incestuosa. L’autrice racconta questa vicenda con grande abilità, costruendo una trama avvincente e utilizzando un linguaggio algido, pervaso da un totale nichilismo e capace di descrivere perversioni e passioni senza emotività né rimorsi.
Da un altro romanzo di Sakurai Ami, inoltre, nel 2003 esce in Giappone il manga Made in Heaven, illustrato da Yukari Yashiki. È la tragica storia del giovane Reiji che, dopo essere stato vittima di un tremendo incidente, viene rimesso in piedi grazie alle cure del laboratorio di ricerca “Vista International”, il quale sostituisce parti del suo corpo con protesi anatomiche lasciandogli però solo pochi anni di vita. Ma l’amore per la giovane Juro sarà la ragione che lo porta a decidere di trascorrere intensamente gli anni che gli rimangono da vivere. Storia dolcissima e crudele allo stesso tempo, Made in Heaven mette in evidenza il contrasto tra la dolcezza e la profondità dei sentimenti dei protagonisti e il crudele ed inesorabile dipanarsi di un’oscura vicenda parallela.