La serie Netflix Samurai Gourmet, uscita nel 17 marzo 2017, conta 12 episodi autoconclusivi da 18 ai 26 minuti. Tratta dal manga Nobushi no gourmet 野武士のグルメ di Kusumi Masayuki, in corso di pubblicazione dal 2014, racconta delle avventure di Kasumi Takeshi, neo-pensionato di 60 anni, del tutto impreparato a godersi il suo meritato riposo.
Una avventura culinaria
Durante le sue giornate libere Kasumi Takeshi trova tempo da dedicare a se stesso, riscoprendo la gioia di gustare un buon piatto e di abbandonarsi ai ricordi. Incontra vari ostacoli nel cammino ma verrà aiutato dalla figura di un samurai immaginario che gli ispirerà coraggio, a volte.
Esperienza a tutto tondo
Il protagonista non si limita a mangiare bene ma vive vere e proprie esperienze culinarie. Le lente riprese danno una idea chiara del cibo che consuma episodio dopo episodio, e lasciano ben poco all’immaginazione. Ogni pasto è trattato con rispetto, dal piatto di pasta nel ristorante di lusso al più semplice dei bentō. L’esperienza non sarebbe tuttavia completa senza le riprese focalizzate sulla cucina, sugli ambienti, sui gesti pacati del servizio, sugli altri avventori, che ci immergono completamente nel mondo del nostro samurai Ad accompagnarci avremo infatti sempre i pensieri di Takeshi, impegnato nei suoi soliloqui, che ci racconta delle sue emozioni.
Una calma contagiosa
Takeshi, una volta irrefrenabile salary man, si trova a dover mettere un freno alla propria vita in favore di un tranquillo pensionamento. Un passo alla volta si concede libertà che prima gli sembravano inappropriate. Prima fra tutte, una birra ghiacciata durante il giorno, vizio a cui non riuscirà più a rinunciare durante tutta la serie! Piccole cose come questa contribuiscono a spingere il protagonista a lasciarsi alle spalle le inibizioni e a dimenticare i pesanti turni di lavoro. La serie si concentra proprio su questo, sull’importanza di assaporare le piccole cose. La calma regna sovrana su tutta la serie e nel momento del pasto il tempo sembra quasi fermarsi. Takeshi si concede di gustare con gli occhi il cibo insieme a noi, per poi trasmetterci il gusto con espressioni che parlano da sole.
Spirito guerriero
Appassionato dell’età feudale, il protagonista viene aiutato dalla figura di un samurai. Numerose sono le difficoltà in cui si può incorrere durante un tranquillo pasto, da un vicino rumoroso a una burbera proprietaria. Takeshi si sente sempre inadatto alla situazione ma la sua fantasia lo farà immergere in scenari dell’antico Giappone. Immagina un libero samurai senza timori che riesce a superare ogni difficoltà e non si fa problemi nel gustarsi ogni piatto. Lui però non è un samurai dei giorni nostri! Sebbene voglia imitarlo a tutti i costi, non sempre riuscirà nel suo intento, costringendosi a volte a comiche ritirate.
Lezioni culinarie
La serie è molto godibile e poco banale. Nonostante abbia un ritmo lento, questo non impatta eccessivamente. Il protagonista è sempre in contatto con noi e spesso affronta difficoltà nelle quali anche noi ci siamo ritrovati. Le sue avventure ci portano poi in luoghi a noi poco familiari, come all’interno di una izakaya o di un ristorante di yakiniku. La serie ci permette quasi di raggiungere luoghi lontani e di comprenderne molti aspetti, sempre in compagnia dell’adorabile Takeshi!