Tagame Gengoroh nasce nel 1964 nel Sud del Giappone. Si sposta poi a Tokyo per seguire i corsi di Graphic design presso la Tama Art University di Tokyo, periodo nel quale inizia anche a disegnare manga.
Ispirandosi alla produzione giapponese di stampe erotiche (shunga) di epoca Edo, in cui si possono trovare esempi di rappresentazioni a carattere omosessuale, Tagame si specializza in manga gay a tema BDSM, nei quali è enfatizzata una veemente fisicità maschile. I corpi degli uomini che l’artista rappresenta sono muscolosi, potenti, ma dominati da una violenza sado-masochistica che include bondage, lame o altri oggetti di tortura, tesa a enfatizzare come il singolo possa, attraverso il dolore fisico, raggiungere la propria libertà e l’emancipazione dai limiti e dalle costrizioni sociali che l’opprimono.
Ad oggi, Tagame è considerato il maggior esponente del manga omoerotico. I suoi lavori sono stati pubblicati in svariate riviste gay giapponesi (Sabu, SM-Z, G-men) e, grazie al successo dei suoi ritratti della virilità maschile, è considerato uno dei promotori del cambiamento dell’archetipo omosessuale, che ha assistito a un progressivo rifiuto della rappresentazione di uomini dai tratti delicati e quasi adolescenziali a favore della sempre maggiore predilezione per una mascolinità prorompente. Tagame è inoltre autore di un saggio in due volumi sulla storia dell’arte erotica gay in Giappone.
La prima opera pubblicata in Italia è stata la raccolta Racconti estremi, edita da Black Velvet nel 2009. Nel 2011, pubblicato dalla casa editrice Renbooks, arriva anche Virtus, storia d’amore tra gladiatori nell’antica Roma. Dell’Italia, Tagame afferma di amare l’opera di Caravaggio, di Michelangelo, di Pasolini e, naturalmente, il lavoro di Guido Crepax.