In un’epoca nella quale i bishōnen, bei ragazzi, regnano incontrastati, un nuovo eroe si appresta a combattere munito di una tuta di dubbia bellezza, un viso anonimo e una testa pelata.
Saitama, eroe per passatempo protagonista di One-Punch Man, il 5 ottobre è approdato sugli schermi dell’emittente TV Tokyo, dopo essersi fatto conoscere nell’omonimo manga di ONE pubblicato inizialmente nel 2009 come webcomic e in seguito, dopo aver ottenuto un grande successo su internet, ridisegnato da Yūsuke Murata per conto dell’editore Shueisha, in vista di una pubblicazione digitale sul sito Young Jump Web Comics. In Italia l’anime è disponibile ufficialmente sul sito di VVVVID e l’editore Panini Comics, a Lucca Comics & Games 2015, ha annunciato l’acquisizione dei diritti per il manga, che a oggi conta in Giappone nove albi.
Ma cosa ha di tanto speciale questo protagonista che al primo sguardo pare un personaggio di contorno neanche troppo ispirato?
La Terra è devastata da numerosi attacchi causati da potentissimi mostri il cui obiettivo è eliminare la specie umana; molti eroi, rischiando ogni giorno la propria vita, combattono per cercare di impedire catastrofi. Se la situazione sembra irrecuperabile, Saitama, One-Punch Man, fa la sua comparsa e con un unico pugno polverizza qualsiasi nemico senza il minimo sforzo. È proprio una vita noiosa e senza sfide per il protagonista, condannato a finire ogni battaglia in un battito di ciglia; e nonostante le innumerevoli volte che salva l’umanità, questa non lo nota o pensa che la sua forza sia tutta un bluff: un omino così poco carismatico e per di più calvo non può essere il salvatore del mondo. Discriminato dalla crudele industria dell’immagine che premia l’aspetto invece che il merito, Saitama è relegato dunque a un ruolo di contorno, mentre chi è più affascinante, anche se debole, può vantarsi di avere fan club, rilevanza mediatica e ammirazione. One-Punch Man si ritrova quindi a vivere un’esistenza mediocre in un appartamento minuscolo, dove colleziona buoni sconto del supermercato per risparmiare soldi.
L’opera è una parodia della società e in particolare degli shōnen manga, dove gli epici combattimenti rappresentano il fulcro della narrazione. Nemici che sembrano usciti da Dragon Ball sono abbattuti con un singolo colpo, senza che l’eroe si sia sottoposto ad allenamenti speciali o abbia appreso tecniche segrete.
Il divertimento non è nello scontro in sé ma nella situazione esilarante e assurda in cui si trovano i personaggi, anche questi strambi e unici. La figura dell’eroe perfetto, solidale e carismatico è abbattuta per far spazio a individui più ‘umani’ e fallibili.
Il ritmo incalzante, un accompagnamento musicale azzeccato e delle ottime animazioni realizzate dallo studio Madhouse rendono la visione di One-Punch Man consigliata a ogni appassionato di anime che desideri un intrattenimento divertente e originale.