Considerata fino a un decennio fa come una festa da gaijin, da stranieri, da alcuni anni Halloween ha preso piede anche in suolo nipponico.
Halloween esplode a Tokyo e nelle grandi città del Giappone con una serie illimitata di gadget e costumi delle più disparate fattezze. Lanterne a forma di zucca, sangue finto e altre stramberie vengono esposte sugli scaffali dei konbini già a partire da agosto, pronte per essere smerciate alle folle che negli ultimi anni sono sempre più entusiaste di questa nuova festa. Grandi marchi come Pokemon o Hello Kitty hanno creato per l’occasione versioni “horror” dei loro prodotti, mentre nei bar e nelle caffetterie si consumano sempre più cappuccini e dolciumi aromatizzati alla zucca, simbolo della festività.
Mentre durante tutti gli anni ’80 sono state importate con successo festività come il Natale o San Valentino, Halloween ha tardato a imporsi, complici la depressione dell’economia giapponese a seguito dello scoppio della bolla finanziaria e la morte di una ragazza durante una festa tenutasi il 31 Ottobre del 1992. La passione verso Halloween è esplosa quindi solo all’inizio degli anni 2000, grazie ai grandi parchi divertimento che ne hanno favorito la redenzione in una versione meno violenta. Nel 1999 Tokyo Disneyland ha organizzato la prima parata a tema, seguita a ruota dagli Universal Studios, che tuttora vantano una serie di parate per tutto il mese di Ottobre.
Da lì a conquistarsi l’affetto dei giovani giapponesi il passo è stato molto breve e il peso sociale ed economico di questa festa diventa sempre più importante. Le caratteristiche di Halloween, il travestimento e il rimando a storie di paura, ben si adattano a peculiari elementi della cultura del Giappone, il paese degli yōkai e del cosplay.
La parata di Halloween del 2014 tenutasi nel distretto di Shibuya ha richiamato una folla di circa 4 mila persone, mentre per quella di quest’anno, stime non ancora ufficiali hanno previsto un numero persino maggiore di partecipanti. Non si vede una folla così fitta in quella zona se non in occasione del Capodanno o di partite di calcio della nazionale giapponese. Purtroppo, l’evento dell’anno scorso, ha portato numerosi disagi, come la totale impraticabilità dell'intera area dalle 10 di sera fino a mezzanotte e l’enorme ammasso di sporcizia che i partecipanti hanno lasciato per strada. Per questo gli abitanti di Tokyo si stanno battendo da parecchio tempo contro la festività e la notizia ha acquisito tanta rilevanza da far nascere l’iniziativa “Let’s Gomi Zero” ("Riduciamo a zero la spazzatura!") che ha come supporter la famosa idol Kyary Pamyu Pamyu: la distribuzione di una serie di sacchetti della spazzatura a tema Halloween invita i giovani a fare festa, ma in modo responsabile.