Taiko no tatsujin (太鼓の達人, letteralmente Maestro dei tamburi) è una famosa serie di giochi musicali che, con i suoi ritmi scatenati, ha fatto letteralmente impazzire orde di giovani giapponesi.
Nato nel 2001 come cabinato per sala giochi, si è ben presto guadagnato un largo pubblico e con questo il rilascio di molte versioni per le piattaforme casalinghe. Il gameplay è molto semplice e riprende la struttura di altri giochi dello stesso genere, come ad esempio Guitar Hero: il joystick è sostituito da pad a forma di taiko, il tradizionale tamburo giapponese, da suonare con delle bacchette al ritmo delle animazioni che si susseguono sullo schermo. Questo antico strumento musicale viene usato tuttora per ritmare le parate e le processioni che si svolgono durante le festività più importanti. Benché ancora molto legato agli aspetti rituali della tradizione, il taiko è riuscito a emanciparsi tramite la nascita di scuole specializzate in questa arte a partire dagli anni ’50. Lo stile più importante, il kumi-daiko, è stato utilizzato in alcune esibizioni tenutesi in occasione delle Olimpiadi del 1964 a Tokyo.
Il repertorio di Taiko no katsujin spazia fra molti generi, includendo perfino brani dei Queen e di Madonna nella versione americana del 2006 per Ps2. Una delle ultime versioni è stata lanciata in Giappone per Wii U e contiene, oltre a una grande varietà di canzoni suonabili, la presenza di Super Mario Bros. e la collaborazione del gruppo di idol Momoiro Clover Z come sponsor. Dal suo lancio nel 2001, la fortunata serie ha annoverato ambientazioni e melodie delle saghe videoludiche e d’animazione più popolari nel Sol Levante, come per esempio Neon Genesis Evangelion, Vocaloid e Dragon Quest.
In Giappone il gioco è talmente famoso e divertente che perfino lo Studio Ghibli è stato chiamato a sponsorizzarlo, attraverso un cortometraggio animato che potrete trovare qui sotto.
Un’unica nota dolente: non esiste a oggi una versione europea del gioco né la casa di produzione sembra intenzionata a esportare questo prodotto oltre il mercato americano. Nel Vecchio Continente l’unico luogo dover poter percuotere questi simpatici tamburelli sembra essere la cara vecchia sala giochi, tanto in voga in Giappone quanto in caduta libera da noi, dove invece sono le consolle casalinghe ad avere la meglio. In attesa di potervi dare altre buone notizie, lasciatevi travolgere dal ritmo dei tamburi in questa versione un po’ atipica di un famoso brano delle idol Babymetal!